Top menu

2011_forza-del-vento_w.jpg2009_tramonto_w.jpg2011_settembre_w.jpg2011_schiumadonda_w.jpg2011_marina_w.jpg2010_steppa_w.jpg2009_tramonto2_w.jpg2007_grandepino_w.jpg2012_nebbia-su-mantova_w.jpg2009_sottobosco_w.jpg2012_squarcio-di-luce_w.jpg2009_toscanasera_w.jpg2009_mantovainrosso_w.jpg2011_paes-invernale-1_w.jpg2011_cespuglio_w.jpg2011_paes-invernale-2_w.jpg2008_controlucemn_w.jpg2009_sorgere_w.jpg2012_campo-papaveri_w.jpg2008_acquitrino_w.jpg2010_temporale_w.jpg2009_stagno_w.jpg2009_incendio_w.jpg2012_tre-alberi_w.jpg2008_oltreorizzonte_w.jpg

Zefiro torna in madrigale

Forse ricorderete che alcuni giorni fa vi ho fatto sentire due madrigali di Claudio Monteverdi su argomento simile: uno composto sul testo di un famoso sonetto di Petrarca, l’altro su una sua parodia (= imitazione) di Ottavio Rinuccini.

Ne trovate l’esecuzione in YouTube (il secondo con proiezione della partitura):
• “Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena”
» www.youtube.com/watch?v=Wu1OoxqxMk8&feature=related
• “Zefiro torna e di soavi accenti”
» www.youtube.com/watch?v=85tCzdRt6UE&feature=related

Noterete in entrambi i brani la netta distinzione tra due sezioni contrastanti:
• una serena e danzante, nel secondo in forma di Ciaccona, ossia una serie di variazioni delle due voci superiori su un basso ostinato (= sequenza di 8 note che si ripetono sempre uguali, mentre le voci superiori si intrecciano in svolazzi in continuo mutamento),
• una seconda triste e mesta, in forma di arioso patetico e pieno di dissonanze,
che rilevano il conflitto tra la felicità della primavera da un lato, e dall’altro la melanconia inconsolabile dell’io poetico.