Rebora, "Dall'immagine tesa"
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- Categoria: Programma di 5ª
- Ultima modifica il Lunedì, 06 Giugno 2016 18:39
- Pubblicato Lunedì, 06 Giugno 2016 16:30
- Scritto da quomodo
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Rebora: non aspetto nessuno
Decadentismo teologico
Clemente Rebora (1884-1957)
da Canti anonimi (1920)
Nota metrica. Terzine di endecasillabi, rimati ABA CBC.
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Dall’immagine tesa vigilo l’istante con imminenza di attesa – e non aspetto nessuno: nell’ombra accesa spio il campanello che impercettibile spande un polline di suono – e non aspetto nessuno: fra quattro mura stupefatte di spazio più che un deserto non aspetto nessuno. Ma deve venire, verrà, se resisto a sbocciare non visto, verrà d’improvviso, quando meno l’avverto. Verrà quasi perdono di quanto fa morire, verrà a farmi certo del suo e mio tesoro, verrà come ristoro delle mie e sue pene, verrà, forse già viene il suo bisbiglio. |
Per approfondire |
• "Dall'immagine tesa", scheda da Una poesia al giorno, inwww.treccani.it
• "Note a Dall'immagine tesa", di Luigi Preziosi, scheda da bombacarta.com