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Rebora, "Dall'immagine tesa"

Rebora: non aspetto nessuno

Decadentismo teologico

 

Clemente Rebora (1884-1957)
da Canti anonimi (1920)

 

Nota metrica. Terzine di endecasillabi, rimati ABA CBC.

 

 



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Dall’immagine tesa
vigilo l’istante
con imminenza di attesa –
e non aspetto nessuno:
nell’ombra accesa
spio il campanello
che impercettibile spande
un polline di suono –
e non aspetto nessuno:
fra quattro mura
stupefatte di spazio
più che un deserto
non aspetto nessuno.
Ma deve venire,
verrà, se resisto
a sbocciare non visto,
verrà d’improvviso,
quando meno l’avverto.
Verrà quasi perdono
di quanto fa morire,
verrà a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrà come ristoro
delle mie e sue pene,
verrà, forse già viene
il suo bisbiglio.

 

 Per approfondire

• "Dall'immagine tesa", scheda da Una poesia al giorno, inwww.treccani.it
• "Note a Dall'immagine tesa", di Luigi Preziosi, scheda da bombacarta.com