Nel libro si riversa la mia maniacale attenzione per la musica della lingua madre. Spesso leggo romanzi italiani che sembrano tradotti dall'inglese: invece l'italiano va utilizzato nella sua unicità. Una lingua troppo semplificata riflette anche una psiche poso esigente, e la letteratura non nasce per questo.
Andrea Molesini
Giornale di Brescia, 11.03.2012, p. 54