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“Ciaccona di paradiso e dell’inferno”

“Ciaccona di paradiso e dell’inferno”
da Canzonette spirituali e morali (Milano, 1657)

testo e musica di anonimo.

 

 

1. O che bel stare è stare in Paradiso

Dove si vive sempre in fest’e riso

Vedendosi di Dio svelato il viso

O che bel stare è star in Paradiso.


 
  2. Ohimè che orribil star qui nell’inferno

Ove si vive in pianto e foco eterno

Senza veder mai Dio in sempiterno

Ahi, ahi, che orribil star giù nell’inferno.


3. Là non vi regna giel, vento, calore,

Che il tempo è temperato a tutte l’hore

Pioggia non v’è, tempesta, né baleno,

Che il Ciel là sempre si vede sereno.


 
  4. Il fuoco e 'l ghiaccio là, o che stupore

Le brine, le tempeste, e il sommo ardore

Stanno in un loco tutte l’intemperie

Si radunan laggiù, o che miserie.


5. Havrai insomma là quanto vorrai

E quanto non vorrai non haverai

E questo è quanto, o Musa, posso dire

Però fa pausa il canto e fin l’ardire.
 
  6. Quel ch’aborrisce qua, là tutto havrai

Quel che diletta e piace mai havrai

E pieno d’ogni male tu sarai

Dispera tu d’uscirne mai, mai, mai!