“Ciaccona di paradiso e dell’inferno”
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- Categoria: Seicento
- Ultima modifica il Venerdì, 25 Aprile 2014 09:05
- Pubblicato Sabato, 16 Febbraio 2013 20:20
- Scritto da quomodo
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“Ciaccona di paradiso e dell’inferno”
da Canzonette spirituali e morali (Milano, 1657)
testo e musica di anonimo.
1. O che bel stare è stare in Paradiso
Dove si vive sempre in fest’e riso Vedendosi di Dio svelato il viso O che bel stare è star in Paradiso. |
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2. Ohimè che orribil star qui nell’inferno
Ove si vive in pianto e foco eterno Senza veder mai Dio in sempiterno Ahi, ahi, che orribil star giù nell’inferno. |
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3. Là non vi regna giel, vento, calore,
Che il tempo è temperato a tutte l’hore Pioggia non v’è, tempesta, né baleno, Che il Ciel là sempre si vede sereno. |
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4. Il fuoco e 'l ghiaccio là, o che stupore
Le brine, le tempeste, e il sommo ardore Stanno in un loco tutte l’intemperie Si radunan laggiù, o che miserie. |
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5. Havrai insomma là quanto vorrai
E quanto non vorrai non haverai E questo è quanto, o Musa, posso dire Però fa pausa il canto e fin l’ardire. |
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6. Quel ch’aborrisce qua, là tutto havrai Quel che diletta e piace mai havrai E pieno d’ogni male tu sarai Dispera tu d’uscirne mai, mai, mai! |