Monteverdi, “Zefiro torna e di soavi accenti”
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- Categoria: Seicento
- Ultima modifica il Lunedì, 10 Gennaio 2022 10:47
- Pubblicato Martedì, 12 Febbraio 2013 18:43
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Monteverdi: Zefiro torna e... ritorna
Limpidi esempi della prima e della seconda practica
Claudio MONTEVERDI (1567-1643)
dagli Scherzi musicali cioè arie e madrigali, 9 [SV 251] (Venezia 1632)
[partitura]
(testo di Ottavio Rinuccini) |
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Zefiro torna e di soavi accenti |
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Inghirlandato il crin Fillide e Clori |
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Sorge più vaga in ciel l’aurora, e’l sole |
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Sol io, per selve abbandonate e sole, |
Analoga antitesi si presenta nel secondo madrigale, ma con alcune differenze radicali nella struttura musicale:
- anzitutto si tratta di due voci di tenore sorrette da un basso continuo strumentale;
- la prima sezione (che qui si estende fino al termine della prima terzina) è un flusso sonoro sereno e danzante in forma di ciaccona: un basso ostinato, ossia una sequenza di 8 note che si ripetono sempre identiche:
sopra di esso le due voci di canto intrecciano un dialogo retorico intessuto di madrigalismi (nel testo qui sopra sono segnalate in colore le parole connotate dalla pittura musicale);
- la seconda sezione è triste e mesta, in forma di arioso patetico e infarcito di dissonanze.
- anche qui, come nel precedente, la seconda parte comprende un compendio dell’intera lirica, ma il ritorno della prima sezione è limitato alla locuzione “hor canto” (che è conclusiva del testo);
- dopo di che ritorna abbreviata la seconda sezione, ulteriormente gravata di dissonanze;
- infine di nuovo i melismi veloci sulla parola “canto” chiudono in senso circolare la struttura musicale.
• Claudio Monteverdi, "Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena"
Per approfondire |
• Francesco Petrarca, "Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena"
• Bartolomeo Tromboncino, "Zefiro spira e ‘l bel tempo rimena"