Seneca, La comunicazione (ad Luc. 38)
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- Ultima modifica il Mercoledì, 10 Novembre 2021 11:04
- Pubblicato Domenica, 09 Marzo 2014 13:34
- Scritto da quomodo
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Seneca: plus reddet quam acceperit
Il valore dei diversi modi di comunicare
L. Annaeus SENECA (4 a.C. - 65 d.C.)
Ad Lucilium, XXXVIII
Seneca Lucilio suo salutem. | Seneca (dice) salute al suo Lucilio. |
[1] Merito exigis ut hoc inter nos epistularum commercium frequentemus. Plurimum proficit sermo, quia minutatim irrepit animo: disputationes praeparatae et effusae audiente populo plus habent strepitus, minus familiaritatis. | A ragione esigi che rendiamo frequente questo scambio di lettere tra noi. Molto giova il sermo (discorso privato), perché minutamente si inserisce nell’ animo: le disputationes (discussioni) preparate e presentate mentre il popolo ascolta hanno più di rumore, mendo di familiarità.. |
Philosophia bonum consilium est: consilium nemo clare dat. Aliquando utendum est et illis – ut ita dicam – contionibus, ubi qui dubitat impellendus est; ubi vero non hoc agendum est, ut velit discere, sed ut discat, ad haec submissiora verba veniendum est. Facilius intrant et haerent; nec enim multis opus est sed efficacibus. | La filosofia è un buon consiglio: nessuno dà apertamente un consiglio. Qualche volta si deve far uso anche – per dire così – di quelle contiones (discorsi pubblici), laddove chi esita deve essere spinto; dove invece non si deve fare questo: che voglia imparare, ma che impari, si deve venire a queste parole più sommesse. Più facilmente entrano e aderiscono; e infatti non occorrono molte, ma efficaci |
[2] Seminis modo spargenda sunt, quod, quamvis sit exiguum, cum occupavit idoneum locum, vires suas explicat et ex minimo in maximos auctus diffunditur. Idem facit ratio: non late patet, si aspicias; in opere crescit. Pauca sunt quae dicuntur, sed si illa animus bene excepit, convalescunt et exsurgunt. | Devono essere sparse al modo del seme, che, sebbene sia esiguo, quando ha occupato un luogo idoneo, esplica le sue forze e da piccolissimo si diffonde in grandissimi accrescimenti. Stessa cosa fa la ragione: non si spalanca largamente, se guardi; cresce nell’opera. Poche sono (le cose) che si dicono, ma se l’animo le ha apprese bene, si rafforzano e sorgono. |
Eadem est – inquam – praeceptorum condicio quae seminum: multum efficiunt, et angusta sunt. Tantum – ut dixi – idonea mens rapiat illa et in se trahat; multa invicem et ipsa generabit et plus reddet quam acceperit. | Stessa è – dico – la condizione dei precetti che dei semi: fanno molto e sono angusti. Soltanto – come ho detto – una mente idonea li rapisca e li tragga in sé; molte cose a sua volta anch’essa genererà e renderà più (di quello) che ha appreso. |
Vale. | Sta’ bene. |
Problemi grammaticali |
Traduzione interpretativa (qm) |
Caro Lucilio.
Fai bene a pretendere che intensifichiamo questo nostro scambio epistolare. È una bella cosa scambiarsi idee a tu per tu, perché senza accorgersi si radica nel profondo della coscienza: i dibattiti ufficiali tenuti davanti al pubblico hanno più risonanza, ma mettono meno a proprio agio.
La cultura è come una riflessione intima: nessuno si mette a riflettere in mezzo alla piazza. In qualche caso si devono usare anche – diciamo così – le parole grosse, laddove chi non sa decidersi vada spronato; ma dove non occorre motivarlo ad apprendere, ma fare che apprenda, bisogna ricorrere alle parole sussurrate nell’orecchio. È più facile farle entrare e attecchire; e non ne occorrono molte, ma azzeccate..
Vanno sparse come il seme che, per quanto insignificante, appena ha trovato il suo terreno adeguato, fa esplodere le sue energie e da microscopico si espande in straordinari sviluppi. Lo stesso fa lo spirito razionale: non è gran che vistoso, se ci fai caso; però cresce lavorandoci. Si dicono poche parole, ma se la mente le ha ben assimilate, si irrobustiscono e diventano grandi
Analogo – se vuoi – è il comportamento delle idee e quello dei semi: hanno un gran potere, eppure sono minuscoli. Purché – come dicevo – una intelligenza consapevole li afferri e li faccia suoi; anch’essa a sua volta produrrà un sacco di idee, e restituirà ben più di quanto ha ricevuto.
Ciao.