apofonia
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- Categoria: Grammatica
- Ultima modifica il Giovedì, 16 Settembre 2021 15:28
- Pubblicato Sabato, 02 Marzo 2013 19:36
- Scritto da quomodo
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• l’apofonia (o alternanza vocalica) è il fenomeno fonetico per cui una vocale, appartenente a una radice, un suffisso o una desinenza, cambia la sua quantità (apofonia quantitativa), o il suo timbro (apofonia qualitativa), o entrambi.
Apofonia indoeuropea
• l’apofonia indoeuropea consiste di una complessa serie di variazioni quantitative e qualitative, riconducibili per semplicità a 3 gradi: grado medio (ĕ/ē); grado forte (ŏ/ō); grado zero (vocale assente o timbro indistinto):
* (i.e.) | grado medio: -e- |
grado forte: -o- | grado zero: -•- |
* men / mon / mn | mĕn-s | mŏn-eo | [a-m•n-esia] |
* gen / gon / gn | gĕn-ui / gĕn-s | [gon-adi] | gi-g•n-o |
* feid / foid / fid | fĕid-o (> fīdo) | fŏid-os (> foedus) | f•ĭd-es |
* sed / sod / sd | sĕd-eo | sŏd-ium (>solium) | si-s•d-o (>sido) |
* es / os / s | ĕs-t / ĕ-ntem | [o-ntologia] | •s-unt |
* pend / pond | pĕnd-o | pŏnd-us | - |
* teg / tog | tĕg-o / tēg-ula | tŏg-a | - |
Apofonia latina
• un fenomeno di apofonia, non presente nell’indoeuropeo, ma tipico del latino (e molto utile per riconoscere le originarie vocali radicali, soprattutto nelle forme composte con un prefisso) è il seguente:
• una sillaba breve in posizione iniziale (o finale) di parola, qualunque sia la vocale originaria, tende a mutarla in -ĭ-/-ŭ- (se la sillaba è aperta) o in -ĕ- (se la sillaba è chiusa), quando viene a trovarsi in posizione intermedia:
iniziale | finale |
făcio → con-fĭ-cio | equĕs → equĭ-tis |
mĕdius → di-mĭ-dius | capŭt → capĭ-tis |
dŏlus → se-dŭ-lus | legĕ → legĭ-te |
tăberna → con-tŭ-bernalis | manŭs → manĭ-ca |
făctus → per-fĕc-tus |
• semplificando: nelle forme verbali si può dire che tendenzialmente una -ă- in prima sillaba diventa -ĭ- (-ĕ- in sillaba chiusa) quando per composizione la prima sillaba diventa seconda.
căpio → ac-cIpio → ac-cĕptus
căno → con-cĭno → con-cĕntus
iăcio → in-ĭcio → in-iĕctus
• si osservino
cădo → ce-cĭdi, in-ciĭo (=cadere)
caedo → ce-cīdi, in-cīdo (=tagliare)
- nel secondo le vocali a subire apofonia latina sono due, per cui ne risulta una -ī-
• il fenomeno dell’apofonia latina consente, se applicato all’inverso, di riconoscere nelle -ĭ- (o -ĕ-) delle forme verbali composte, delle originarie -ă-: il che può essere molto utile per il riconoscimento dei verbi semplici da cui quelli composti derivano (come dire: una -ĭ- o -ĕ- in seconda sillaba, probabilmente deriva da una -ă- in prima sillaba).
• un caso tipico di interferenza tra apofonia indoeuropea e apofonia latina si verifica nella vocale tematica apofonica breve del presente indicativo di 3ª coniugazione (lo stesso nel suffisso del futuro di 1ª e 2ª), in cui l’alternanza vocalica è tra -e-/-i- (grado normale) per le persone intermedie, e -o-/-u- (grado forte) per le persone estreme:
attivo = -o , -i-, -i-, ..., -u-
passivo = -o-, -e-, -i-, ..., -u-