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Ungaretti, “Soldati”

Ungaretti: come d’autunno

Futurismo formale ma non contenutistico

 

Giuseppe UNGARETTI (1888-1970)

da L’allegria (1914-1919)

 

Nel 1914, poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, Ungaretti si associa all'idee interventiste e si proclama a favore dell'entrata in guerra da parte dell'Italia, ma, dopo aver vissuto in prima persona le sofferenze della vita in trincea, abbandona ogni ideologia rappresentativa e raffigura lo scontro nella sua insensata tragicità (cfr. De Agostini, 2011, p. 104).

La poesia viene pubblicata per la prima volta nel 1918 con il titolo Militari. Ungaretti accompagna la poesia con una scritta in calce "Bosco di Courton luglio 1918", la quale indica una data e un luogo preciso della vita dell'autore: in quel periodo egli è accampato sul fronte francese con il suo reggimento presso il bosco vicino a Courton. Sotto l'attacco dell'artiglieria tedesca, vede i colpi nemici che mietono vittime e sfoltiscono gli alberi: è proprio da tale situazione che egli trae l'ispirazione per la poesia, che ritrae l'estrema fragilità umana. La situazione al fronte non viene presentata nella sua dimensione di storicità, ma diventa la vita in assoluto, rivelando all'uomo la sua vera condizione di fragilità (cfr. Segre e Ossola, 1999, p. 358).

In questo componimento risaltano soprattutto la concretezza e la semplicità delle immagini e la sintesi della riflessione. Il primo verso è interamente proiettato su quelli che seguono, che si dispongono secondo un ordine crescente: infatti i due termini di maggior spessore, i soldati e le foglie, sono disposti agli estremi del componimento con un risultato comunicativo di grande efficacia (cfr. Anselmi e Fenocchio, 2004, p. 385). Per poter esprimere il senso di precarietà che caratterizza la vita dei combattenti al fronte, Ungaretti usa un'elementare analogia: la vita dei soldati è simile a quelle delle foglie, perché basta pochissimo per spezzarla. Il primo termine della comparazione, soldati, è espresso nel titolo e viene legato al secondo, foglie, tramite l'uso del come. Oltre alla presenza dell'analogia, si ha un'altra caratteristica futurista nella struttura: l'abolizione della punteggiatura con l'intento di rendere maggiormente soggettiva la poesia. Infatti, Ungaretti rimane affascinato dalla rivoluzione futurista, ma si distingue da essa perché le poesie dei futuristi non hanno significato, se non nello sconvolgimento della forma tradizionale; invece per Ungaretti tale trasformazione non esprime una completa ribellione, ma rappresenta la confusione e lo stato d’animo di tutti gli uomini di quel periodo (cfr. De Agostini, 2011, p. 105). In questo componimento, inoltre, è ben chiaro come Ungaretti si discosti dai temi fondamentali del futurismo, ossia la violenza, l'aggressività e la velocità.

Lo stile di Ungaretti qui mira alla sinteticità e alla comunicazione immediata, perciò in poche parole è concentrato il senso di una complessa meditazione sulla ragiona della vita umana. Ungaretti vuol far capire che l'esperienza militare è una circostanza che permette di riflettere sulla vita, perché fa risaltare i tratti peculiari del cammino di ogni uomo nel mondo: l'esposizione alla morte, la necessità di affetto, il timore della solitudine e la minaccia della violenza (cfr. Anselmi e Fenocchio, 2004, p. 384).

Nota metrica: versi liberi; unendo i versi a due a due (quadrisillabo e trisillabo) si ottengono due normali settenari.

 

  SOLDATI
  Bosco di Courton luglio 1918
 

Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie

 

 Per approfondire

• "Soldati" di Ungaretti: analisi e commento = da Oilproject (scheda)
Ungaretti: Soldati = da Balbruno (scheda) [esemplare tautologia]