Sbarbaro, “Taci anima stanca...”
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- Categoria: Programma di 5ª
- Ultima modifica il Lunedì, 06 Giugno 2016 16:48
- Pubblicato Lunedì, 06 Giugno 2016 16:30
- Scritto da quomodo
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Sbarbaro: nessuna voce odo
Decadentismo dell'incomprensibile
Camillo Sbarbaro (1888-1967)
da Pianissimo, 1 (1913)
Nota metrica. Versi liberi, in prevalenza endecasillabi.
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Taci, anima stanca di godere e di soffrire (all'uno e all'altro vai rassegnata). Nessuna voce tua odo se ascolto: non di rimpianto per la miserabile giovinezza, non d'ira o di speranza, e neppure di tedio. Giaci come il corpo, ammutolita, tutta piena d'una rassegnazione disperata. Noi non ci stupiremmo, non è vero, mia anima, se il cuore si fermasse, sospeso se ci fosse il fiato... Invece camminiamo. camminiamo io e te come sonnambuli. E gli alberi son alberi, le case sono case, le donne che passano son donne, e tutto è quello che è, soltanto quel che è. La vicenda di gioia e di dolore non ci tocca. Perduta ha la sua voce la sirena del mondo, e il mondo è un grande deserto. Nel deserto io guardo con asciutti occhi me stesso. |
Per approfondire |
• "Taci anima stanca di godere", scheda da online.scuola.zanichelli.it
• "Taci anima stanca di godere", scheda da Parafrasando
• Parafrasi e commento, scheda da Una poesia al giorno (Treccani)