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Latino concreto

Penso che le basse quotazioni del latino presso la massa degli studenti di scuola superiore dipendano da un’insistenza didatticamente sbagliata su aspetti secondari. Si studia latino perché esso è parte decisiva della nostra storia, di italiani ed europei, e perché fino a due secoli fa è stata la lingua in cui si è espressa l’Europa colta, dalle scienze al diritto alla filosofia. Il latino offre inoltre quella concreta possibilità di riflessione linguistica, che l’inglese e le altre lingue moderne (teoricamente altrettanto adatte allo scopo) non possono svolgere, perché le studiamo in primo luogo per comunicare, qui e ora, con i nostri simili di altre parti dei mondo.

Luca Serianni (linguista)
Giornale di Brescia, 17.10.2010, p. 45