cantico
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- Categoria: Musicologia
- Ultima modifica il Domenica, 24 Febbraio 2013 10:29
- Pubblicato Mercoledì, 24 Settembre 2008 10:25
- Scritto da quomodo
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Nella liturgia cristiana prendono propriamente il nome di cantico (canticum, plur. cantica) alcuni inni biblici in lode di Dio, tratti da vari libri del Primo e del Nuovo Testamento, che presentano le stesse tematiche, forme e caratteristiche metriche dei ►salmi, ma non appartengono al Salterio.
La tradizione medievale annoverava 14 cantica minora dal Primo Testamento, tra cui il cantico di Mosè all’uscita dal Mar Rosso (Cantate Domino, Es 15,1-21), e il Canticum trium puerorum o dei tre fanciulli nella fornace ardente (Benedicite omnia opera Domini Domino, Dan 3,52-90).
Ma i più noti sono certamente i 3 cantica maiora, tutti contenuti nei primi capitoli del vangelo di Luca:
• il Magnificat o cantico di Maria (Lc 1,46-55),
• il Benedictus o cantico di Zaccaria (Lc 1,68-79), e
• il Nunc dimittis o cantico di Simeone (Lc 2,29-32),
recitati o cantati solennemente ogni giorno nella liturgia rispettivamente dei vespri, delle lodi mattutine e della compieta.
Esistono brani di forma poetica analoga anche in altri libri del Nuovo Testamento: nelle lettere di Paolo, in alcune lettere apostoliche e nell’Apocalisse, ma solo nel sec. XX sono stati accolti come cantici nella quotidiana liturgia delle ore.
Le liriche liturgiche di origine e composizione extra-biblica, anche quando abbiano una forma in tutto simile a quella dei salmi e dei cantici, prendono preferibilmente il nome di ►inni.
Per approfondire
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Salmo 148 |
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“Canticum trium puerorum”, da Daniele 3, 52-90 |
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Te Deum laudamus, inno (fine sec. IV) |
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