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madrigale (musica)

Il madrigale, nella sua versione strettamente musicale, è una breve composizione
• polifonica = 4-5-6 voci, di solito tutte di uguale dignità nell’insieme (non una prevalente e le altre di accompagnamento)
• di forma aperta = invenzione sempre nuova (durchkomponiert), solitamente priva di ricorrenze sistematiche prevedibili e rigidamente simmetriche (senza strofe e ritornelli)
• mira alla pittura sonora di parole e concetti chiave del testo (madrigalismi), e alla illustrazione degli (affetti espressi dal testo poetico.

Può essere applicato a un vero e proprio (madrigale poetico, ma anche ad altre forme liriche brevi (sonetto, stanza di canzone o di sestina, ottava epica), o a frammenti lirici, e si riconosce per la sua forma aperta, che non è condizionata nemmeno dalle eventuali forme poetiche chiuse.

Le tecniche musicali impiegate sono tendenzialmente quelle che mettono in risalto le opposizioni tipiche della musica:
• omoritmia vs imitazione (canone, fugato, fuga)
• voci unite vs voci singole o in combinazioni parziali
• consonanze vs dissonanze 
• acuto vs grave
• veloce vs lento; note lunghe vs brevi (augmentatio vs diminutio)
• forte vs piano
• ritmo regolare vs irregolare
• forma chiusa (bipartita, tripartita) vs aperta (durchcomponiert)

Naturalmente il madrigale polifonico poteva essere eseguito raddoppiando le voci umane con strumenti polifonici a corda o tastiera (liuto o spinetta) o con più strumenti monofonici, che consentivano anche di sostituire in parte o in tutto le voci. Spesso poteva accadere che si cantasse solo la voce acuta, sostituendo le altre con strumenti, ma a questo proposito va ricordato che si trattava comunque di un ripiego, poiché l'autore della musica aveva comunque composto le varie voci in funzione specifica dell'esecuzione vocale umana, non secondo le caratteristiche tecniche ed esecutive degli strumenti. Altra cosa sarà quando, a partire da Monteverdi, si imporrà la voce sola accompagnata da strumenti obbligati, ossia con linee musicali composte espressamente per l'esecuzione con quegli specifici strumenti.

Una forma caratteristica di madrigale musicale è il madrigale dialogico, in cui una serie di madrigali (o madrigali e canzonette) vengono combinati in sequenza con lo scopo di rappresentare una serie di scene teatrali. In questo caso, si tratta di solito di personaggi collettivi (coro di personaggi), ma anche quando si mettono in scena personaggi singoli, ciascuno di essi è sempre rappresentato da tutto il coro delle voci (con i cantori fuori scena, mentre in scena agivano probabilmente dei mimi). Esempi di questo genere sono in Banchieri (Zabaione musicale, o Festino nella sera del giovedì grasso; oppure L'Anfiparnaso di Orazio Vecchi).

Con Claudio Monteverdi si raggiunge invece il culmine dell'invenzione del madrigale drammatico o rappresentativo, ossia un testo poetico, di solito più lungo d articolato di un madrigale tradizionale, in cui si narrano e si mettono in scena personaggi diversi, corali e individuali, ma quelli individuali vengono interpretati da cantori singoli, accompagnati da uno strumento basso e da altri più acuti (polifonici o monofonici), con partiture pensate espressamente per la personalità vocale del singolo personaggio e per la tecnica gli strumenti specifici. In questo modo si passa gradualmente dal madrigale rappresentativo alla  monodia accompagnata (o recitar-cantando), che è all'origine del teatro musicale dei secoli seguenti, fino al nostro tempo.