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inno

In origine l’inno era una composizione poetica liturgica (lirica corale) dedicata a una divinità, della quale si celebravano titoli, prodigi, episodi della nascita e della vita, spesso con fini propiziatori.

La struttura narrativa del testo si prestava all’inserimento di episodi mitologici, che continuò a caratterizzare la forma anche nei suoi sviluppi letterari ulteriori, specie nella ►lirica corale greca arcaica (Alceo, Pindaro, Bacchilide) e nell‘innografia ellenistica (Callimaco).

Pur meno presente nella poesia latina, se ne contano esempi illustri, in particolare il Carmen Saeculare di Orazio, ma anche alcune liriche di Catullo.

Fu ripreso con entusiasmo dai poeti cristiani, inserito nell’ambito del culto e portato ad alti livelli di sviluppo letterario e musicale nel medioevo (innodia cristiana).

Anche l’800 ricorse a questa forma poetica, da un lato riallacciandosi al carattere religioso cristiano (Manzoni), dall’altro esprimendo nuovi sentimenti particolarmente solenni: civili, filosofici, patriottici (Monti, Foscolo, Carducci).