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consequentia mirabilis

Mi sembra di aver capito che vi ha intrigato (o almeno ha intrigato qualcuno di voi) il celebre argomento contro lo scettico, il quale tra l’altro ha la curiosa caratteristica di dimostrare in quanto tale il suo esatto contrario (consequentia mirabilis la chiamavano i medievali).

Riassumo il concetto:

• «non esiste nessuna verità»
• l’affermazione può essere o vera, o falsa
• se è falsa, allora è vero il suo contrario, ossia «esistono alcune verità»
• se invece è vera, allora «esiste almeno una verità», ossia questa stessa affermazione
• quindi l’affermazione in sé, pur negando formalmente l’esistenza della verità, è la prova logica del contrario: anche la non-verità si fonda sulla verità!

Non pretendo qui di esaurire un tema che è dibattuto da almeno 25 secoli: però intanto vi rilancio la palla, in attesa che qualcuno si cimenti nella riflessione (ed eventualmente in qualche dimostrazione o confutazione a piacimento).