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iperbole

L’ipèrbole è una figura logica che consiste nell’usare parole esagerate per esprimere un concetto oltre i limiti della verosimiglianza.

È piuttosto frequente nell’uso quotidiano.

L’esagerazione, quasi sempre associata a figure metaforiche, può essere per eccesso (àuxesis: corre più veloce del vento), o per difetto (tapèinosis: è più lento di una tartaruga).

 


Esempi

• è un secolo che non li vedo - ve l’ho detto mille volte - esco a fare due passi - dammene solo una goccia

• “Dall’Alpi alle Piramidi, | dal Manzanarre al Reno, | di quel securo il fulmine | tenea dietro al baleno; | scoppiò da Scilla al Tanai, | dall’uno all’altro mar” (Manzoni)


Per approfondire

• L’iperbole nella letteratura

LETT. In genere l’iperbole ha un significato enfatico, quando vuole sottolineare vistosamente uno stato d’animo; da qui l’abuso che ne ha fatto la poesia di età barocca [cfr. Marino, Adone (elogio della rosa)]. Talora invece l’iperbole ha un carattere comico, che evidenzia la sproporzione fra parole e realtà, come nelle fantasie esagerate dei millantatori [cfr. Plauto, Miles gloriosus], o il distacco ironico con cui lo scrittore descrive imprese inverosimili [cfr. Ariosto, la pazzia di Orlando].

• L’iperbole nella musica

• L’iperbole nelle immagini