Top menu

2012_squarcio-di-luce_w.jpg2011_paes-invernale-1_w.jpg2011_forza-del-vento_w.jpg2011_paes-invernale-2_w.jpg2009_mantovainrosso_w.jpg2009_sorgere_w.jpg2012_nebbia-su-mantova_w.jpg2009_sottobosco_w.jpg2009_tramonto_w.jpg2011_settembre_w.jpg2008_acquitrino_w.jpg2011_cespuglio_w.jpg2008_oltreorizzonte_w.jpg2012_tre-alberi_w.jpg2009_stagno_w.jpg2008_controlucemn_w.jpg2009_toscanasera_w.jpg2009_tramonto2_w.jpg2009_incendio_w.jpg2011_schiumadonda_w.jpg2010_temporale_w.jpg2010_steppa_w.jpg2011_marina_w.jpg2007_grandepino_w.jpg2012_campo-papaveri_w.jpg

Correzionale 1

Ora è venuto il momento delle correzioni!
Procederò come per i temi, segnalando di volta in volta le mie osservazioni, anche se alla fine appariranno disordinate e sparse: ci penserete voi a rimetterle in ordine in vista dei vostri lavori del futuro.

• cominciamo subito col ribadire (tutte le cose che dirò in questa sede, le ho già dette e ridette almeno una dozzina di volte!) che non è comunicativamente corretto porre dei significanti cui non corrisponde un significato preciso e conosciuto: ad es. non va bene cambiare improvvisamente il formato dei caratteri (font, corpo, colore, stile, ...), se non per uno scopo specifico, per differenziare due tipologie di testo differenti, o distinguere qualcosa che va distinto.
Di fronte a qualunque cambiamento della normalità (ricordate il principio che io chiamo dell’ “uguale-diverso”?), il povero lettore crede che esso significhi qualcosa: se non gli dici cosa significa, lo metti in difficoltà; se poi non significa nulla, allora il tuo è un vero e proprio messaggio ingannevole!

• direi che le differenziazioni più importanti (e forse le uniche indispensabili) sono quelle fra titoli, testo oggetto e testo – diciamo così – soggetto: intendo dire che c’è ovviamente un testo che fa da oggetto della tua analisi, e poi c’è un altro testo che è appunto la tua analisi: questi due testi vanno differenziati in modo molto evidente, perché strutturalmente appartengono a due categorie testuali diverse (c’è fra loro più o meno la stessa differenza che c'è tra il vetrino di laboratorio di un biologo e la sua relazione sulle osservazioni che ha fatto su quel vetrino).

• un altro punto debole che si riscontra troppo spesso nei vostri lavori è la maniera non univoca di scrivere (graficamente) i titoli dei testi: intanto è assolutamente imprescindibile che si usi sempre e solo una modalità (non, come fanno alcuni, una volta in tondo minuscolo, un’altra in maiuscolo, un’altra fra virgolette, un’altra in corsivo, un’altra in corsivo tra virgolette, ...). I titoli di testi di unità superiore vanno in corsivo, come ogni tipo di testo metalinguistico (un titolo è metalinguistico perché ha come referente un testo e non una realtà oggettiva: altro è parlare della locandiera Mirandolina in quanto personaggio goldoniano, altro parlare della Locandiera in quanto commedia nel suo insieme, con tutte le sue scene e tutti i suoi personaggi).