Hymnus “Rex sempiterne Domine” (t. 8) Dominca in Albis, ad tertiam
Nota metrica: *quartine di dimetri giambici.
1. Rex sempiterne Domine, Rerum Creator omnium, Qui eras ante secula Semper cum Patre Filius.
Signore, eterno re, creatore di tutte le cose, che eri prima del tempo eterno Figlio del Padre.
2. Qui mundi in primordio Adam plasmasti hominem Cui tuæ imagini Vultum dedisti similem.
Tu che all’inizio del mondo hai plasmato l’uomo Adamo cui hai dato un volto simile alla tua immagine.
3.Ut hominem redimeres Quem ante jam plasmaveras Et nos Deo conjungeres Per carnis contubernium.
Per redimere l’uomo che avevi plasmato e unire noi a Dio nella condivisione della carne.
4.Qui nobis in baptismate Donasti indulgentiam Qui tenebamur vinculis Ligati conscientiæ.
Tu che a noi nel battesimo hai donato il perdono, a noi prigionieri delle catene avvinti nella coscienza.
5.Qui crucem propter hominem Suscipere dignatus es Dedisti tuum sanguinem Nostræ salutis pretium.
Tu che la croce per l’uomo ti sei degnato di accettare, hai offerto il tuo sangue prezzo della nostra salvezza.
6.Quæsumus auctor omnium In hoc paschali gaudio Ab omni mortis impetu Tuum defende populum. Amen.
Ti chiediamo, creatore di tutto in questa gioia pasquale da ogni assalto della morte difendi il tuo popolo. Amen.
Guida all’ascolto
L’esecuzione di questo inno utilizza una melodia che nel Liber usualis è riportata a un altro inno della stessa forma metrica, mostrando un caso che doveva essere frequente nella musica antica, ossia l’adattamento di melodie uguali a testi diversi, purché composti nello stesso metro.