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suffissi

-a (1), ae, suff. Serve a formare sostantivi deverbali masch. designanti un agente (es. scriba); spesso in composti (es. advena, larifuga, 1. agricola).

-a (2), suff. Dal lat. arcaico -ad (desinenza dell’abl. sing. di sost. e agg. femm.). Serve a formare avverbi e preposizioni (es. recta, una, extra).

-a (3), femm. di -us (es. gemellipara).

-aca, ae, suff. usato principalmente per formare nomi di piante (es. verbenaca).

-aceus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi denominali significanti fatto di, o somigliante a (es. vinaceus, foliaceus).

-acius, vd. -aceus.

-ago, aginis, suff. femm. In origine derivato da agg. in -a o verbi in -are, svolge numerose funzioni, tra le quali la designazione di oggetti, piante e animali (es. vorago, plumbago, coriago).

-al, alis, suff. Serve a formare sostantivi neutri (es. pluteal, animal).

-ale, suff. neutro di -alis, vd.

-alis, alis, ale, suff. Serve a formare aggettivi denominali (es. venalis, mortalis).

-ana, suff. femm. di -anus, vd.

-aneus, a, um, suff., ampliamento di -eus. Generalmente deriva aggettivi da sostantivi ed avverbi denotanti luoghi (es. mediterraneus, subterraneus) oppure da verbi (es. conditaneus, reiectaneus).

-anus, a, um, suff., ampliamento di -nus. Serve a formare aggettivi denominali di relazione (es. mundanus, fontanus) ed etnici (es. Romanus).

-ar, aris, suff. Serve a formare sostantivi neutri (es. boletar).

-are, suff. neutro di -aris, vd.

-aria, ae, suff. femm. di -arius. Serve a formare soprattutto sostantivi designanti luoghi (es. aeraria, calcearia).

-aris, aris, are, suff. aggettivale. Sostituisce -alis quando il sostantivo di base contiene -l- (es. regularis, consularis).

-arium, ii, suff. neutro di -arius. Serve a formare sostantivi denotanti luoghi (es. nubilarium, tepidarium).

-arius, a, um, suff. Serve a formare aggettivi tratti da nomi di oggetti e significa pertinente a (es. voluptarius, agrarius). Nella formazione di aggettivi sostantivati in -arius, ii, designa colui che lavora o commercia l’oggetto indicato dal sostantivo di base (es. 2. aerarius, carbonarius).

-as (1), atis, suff. In origine usato nella formazione di aggettivi etnici derivati da nomi di città italiche (es. Arpinas), poi esteso ad altri temi (es. vestras, optimas).

-as (2), suff. avverbiale. In origine desinenza dell’acc. femm. plur. di aggettivi, sottintende vices (es. alias, alteras).

-aster, astri, suff. Serve a formare sostantivi masch. spesso con valore peggiorativo (es. oleaster, parasitaster).

-aticus, a, um, suff. ampliamento di -cus. Serve a formare aggettivi deverbali (es. erraticus) e denominali (es. lunaticus, umbraticus).

-atilis, is, e, suff., ampliamento di -ilis. Serve a formare aggettivi denominali (es. venatilis, aquatilis).

-atim, suff., ampliamento di -im. Serve a formare avverbi spesso con valore distributivo (es. guttatim, generatim).

-atum, suff. neutro di -atus2, vd.

-atus (1), atus, suff. Serve a formare sostantivi masch. denominali designati cariche (es. triumviratus, episcopatus) o condizioni (es. caelibatus).

-atus (2), a, um, suff. Sul modello dei part. pass. in -atus della 1a coniug. (es. amatus) serve a formare aggettivi denominali significanti munito di (es. togatus, hastatus).

-ax, acis, suff. Serve a formare aggettivi deverbali con il significato attivo che è in grado di, che vuole (es. rapax, loquax).

-bilis, e, suff. Serve a formare aggettivi deverbali denotanti possibilità o capacità, sia in senso passivo (es. laudabilis, amabilis), sia in senso attivo (es. stabilis, durabilis). Secondariamente può formare aggettivi denominali, assumendo la forma ampliata -abilis (es. condicionabilis, favorabilis).

-bra, ae, suff. femm. (es. vertebra, tenebra); vd. -bula.

-brum, i, suff. neutro. Serve a formare sostantivi designanti strumenti (es. lavabrum, flabrum).

-bula, ae, suff. femm. Serve a formare sostantivi denotanti strumenti (es. fibula, mandibula).

-bulum, i, suff. neutro. Serve a formare sostantivi deverbali designanti strumenti o luoghi (es. vocabulum, stabulum).

-bundus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi deverbali di senso attivo (es. errabundus, moribundus).

-ca, ae, suff. femm. di -cus (es. trabica, manica).

-cen, cinis, nome radicale masch. connesso al vb. cano; usato come secondo membro di composto insieme a nomi di strumenti musicali, serve a formare sostantivi designanti colui che suona lo strumento indicato dal primo elemento del composto (es. tubicen, fidicen).

-ceps (1), cipis (cupis), nome radicale d’agente connesso al vb. 1. capio, usato come secondo membro di sostantivi composti masch. (es. princeps, auceps).

-ceps (2), cipitis, forma derivata dal sostantivo caput, usata come secondo elemento di aggettivi composti (es. praeceps, anceps).

-cida, ae, sostantivo masch. derivato dalla radice del vb. caedo e dal suffisso -a1, usato come secondo membro di composti indicanti colui che uccide (es. parricida, homicida), oppure colui che taglia (es. lignicida).

-cillum, i, suff. neutro di -cillus (es. corcillum, oscillum).

-cillus, i, suff. masch. Serve a formare sostantivi diminutivi (es. verticillus, penicillus).

-cinium, ii, suff. neutro. Serve a formare sostantivi designanti una attività o una professione (es. latrocinium, vaticinium, lenocinium).

-cinor, aris, atus sum, ari, suff. impiegato nella formazione di verbi della 1a coniug. dep. derivati da sostantivi e designanti un’attività o una professione (es. latrocinor, vaticinor, lenocinor); vd. -cinium.

-cola, ae, sostantivo masch. derivati dalla radice del vb. 1. colo e dal suffisso -a1, attestato solo come secondo membro di composti designanti colui che abita, coltiva o venera (es. amnicola, 1. agricola, Marticola).

-crum, cri, suff. neutro. Serve a formare sostantivi designanti uno strumento (es. involucrum) o un luogo (es. ambulacrum).

-cula, ae, suff. femm. di -culus (es. classicula, uxorcula).

-culum, i, suff. neutro 1 neutro di -culus (es. osculum); 2 serve a formare sostantivi deverbali indicanti strumenti o luoghi (es. vehiculum, cubiculum).

-culus, i, suff. masch., ampliamento di -ulus; serve a formare sostantivi diminutivi (es. amniculus, pisciculus).

-cundus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi di significato attivo denotanti capacità o inclinazione (es. verecundus, facundus).

-cus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi denominali (es. classicus, 1. medicus, bellicus).

-dicus, a, um, forma derivata dalla radice del vb. 2. dico usata come secondo elemento di composti per lo più aggettivali designanti colui che dice (es. veridicus, iuridicus); anche sost. -dicus, i (es. causidicus).

-e, suff. derivante dal lat. arcaico -ed (antica desinenza dell’abl. sg. degli aggettivi con tema in -o-); serve a formare avverbi a partire da aggettivi (es. recte, certe).

-edo, inis, suff. femm. impiegato nella formazione di sostantivi astratti derivanti da verbi (es. torpedo) oppure da aggettivi (es. gravedo, dulcedo).

-ela (-ella), ae, suff. femm. impiegato nella formazione di sostantivi per lo più deverbali (es. candela, querela).

-elis, e, suff. impiegato nella formazione di aggettivi derivanti da nomi o aggettivi (es. fidelis, crudelis).

-ella, ae, suff. femm. di -ellus (vd.); serve a formare sostantivi diminutivi (es. cistella).

-ellum, i, suff. neutro di -ellus (vd.); serve a formare sostantivi diminutivi (es. capitellum).

-ellus, a, um, suff. ampliamento di -lus, impiegato nella formazione di aggettivi (es. novellus) e sostantivi (es. anellus) con valore diminutivo.

-eni, ae, a, suff. ampliamento di -nus, usato nella formazione di aggettivi numerali distributivi (es. viceni, septeni).

-ensis, e, suff. Serve a formare aggettivi derivati da nomi indicanti luoghi (es. 1. forensis, circensis). Nella forma ampliata -iensis, e viene impiegato nella formazione di aggettivi etnici derivati da nomi geografici (es. Atheniensis, Carthaginiensis).

-enus, a, um, suff. ampliamento di -nus (vd.); es. terrenus.

-eo, es, ere, suff. impiegato nella formazione di verbi della 2a coniug. derivati da aggettivi (es. flaveo, albeo).

-es, itis, suff. Serve a formare sostantivi masch. in genere di significato attinente alla sfera militare (es. eques, 1. pedes); più raramente sostantivi femm. (es. ales).

-es, is, suff. Serve a formare sostantivi femm. deverbali (es. caedes, rupes), di rado masch. (es. vates).

-esco, is, ere, suff. verbale ampliamento di -sco, impiegato nella formazione di verbi denominali della 3a coniug. di significato incoativo (es. raresco, vivesco, tardesco).

-esimus (-ensimus), a, um, suff. impiegato nella formazione di aggettivi numerali ordinali (es. vicesimus, centesimus).

-esso (-isso), is, ivi(ii), itum, ere, suff. Serve a formare verbi desiderativi della 3a coniug. derivati da verbi (es. capesso, lacesso).

-estris, e, suff. impiegato nella formazione di aggettivi derivati da sostantivi, generalmente indicanti luoghi (es. rurestris, campestris). Anche in agrestis, per dissimilazione da *agrestris.

-etum, i, suff. neutro. Serve a formare derivati da nomi botanici e indicanti luoghi di coltura (es. rosetum, quercetum).

-eus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi derivati da sostantivi e designanti, in genere, materiali (es. aureus, plumbeus).

-farius, a, um, suff. Retroformazione sull’avverbio bifariam, serve a formare aggettivi moltiplicativi (es. bifarius, trifarius).

-fer, a, um, nome radicale connesso al vb. fero, usato solo come secondo elemento di aggettivi composti denotanti colui che porta, o che produce (es. soporifer, pomifer).

-fex, ficis, sostantivo derivato dalla radice del vb. facio, usato solo come secondo elemento di sostantivi masch. composti denotanti un agente (es. artifex, pontifex).

-fico, as, avi, atum, are, forma verbale connessa al vb. facio e al suff. -ficus (vd.), impiegata come secondo elemento di verbi composti della 1a coniug. esprimenti il fare, il costruire ecc. (es. sacrifico, aedifico).

-ficus, a, um, forma derivata dalla radice del vb. facio e dal suff. -us, impiegata nella formazione di aggettivi composti derivanti da nomi e significanti che rende, che causa, che produce (es. honorificus, calorificus).

-gena, ae, vd. -genus.

-genus, a, um, forma derivata dalla radice del vb. gigno e dal suff. -us, impiegata solo come secondo elemento di aggettivi composti significanti nato in, nato da (es. caeligenus, terrigenus). Nella forma -gena, ae compare in sostantivi masch. composti significanti nato da sul modello dei nomi greci terminanti in -genes (es. nymphigena, fontigena).

-ger, a, um, nome radicale connesso al vb. gero, impiegato solo come secondo elemento di aggettivi (o sostantivi) composti designanti colui che porta (es. belliger, pinniger).

-ginta, suff. usato nella formazione di aggettivi numerali indeclinabili designanti le decine da 30 a 90 (es. triginta, quadraginta).

-ia, ae, suff. femm. impiegato nella formazione di sostantivi astratti derivanti prevalentemente da aggettivi (es. audacia, 1. concordia) e da participi presenti (es. 1. potentia, eloquentia). Molto frequente l’ampliamento in -itia (es. amicitia, malitia).

-ica, ae, suff. femm. di -icus, vd. (es. lectica, rubrica).

-icius, a, um, suff. ampliamento di -ius. Serve a formare aggettivi derivati da sostantivi esprimenti funzioni o relazioni (es. aedilicius, tribunicius, patricius).

-icius, a, um, suff., ampliamento di -ius, impiegato nella formazione di aggettivi derivati da participi passati (es. empticius, dediticius) o da sostantivi designanti materiali (es. caementicius, latericius).

-ico, as, avi, atum, are, suff. impiegato nella formazione di verbi della 1a coniug. in genere denominali (es. claudico, albico), ma anche deverbali (es. vellico, fodico).

-icus, i, vd. cus.

-icus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi deverbali (es. 1. amicus, pudicus) e, più raramente, sostantivi (es. umbilicus).

-ido, inis, suff. femm. Serve a formare sostantivi in origine derivati da verbi in -io della 3a coniug. (es. 1. cupido), in seguito anche da altre basi (es. 2. formido, libido).

-idus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi prevalentemente derivati da verbi intransitivi della 2a coniug. (es. calidus, fervidus), ma anche da sostantivi (es. fumidus, morbidus).

-iens (-ies), suff. Serve a formare avverbi derivati da aggettivi numerali e indicanti un numero di volte pari a quello espresso dall’aggettivo di base (es. centiens, quingentiens).

-ies, ei, suff. femm. Serve a formare sostantivi astratti (es. temperies, pauperies); talora ampliato in -ities (es. puerities).

-igo, as, avi, atum, are, suff. verbale, ampliamento di -o3, impiegato nella formazione di verbi denominali della 1a coniug. (es. navigo, fumigo).

-igo, inis, suff. femm. Serve a formare sostantivi derivati da nomi (es. 1. robigo) o da verbi (es. origo), spesso designanti difetti fisici o malattie (es. intertrigo, depetigo).

-ile, is, suff. neutro. Si usa nella formazione di sostantivi designanti in genere un luogo dove sono custoditi degli animali (es. ovile, equile; per estensione cubile, sedile).

-ilis, e, suff. Serve a formare aggettivi derivati da verbi o da participi passati di verbi (es. nubilis, facilis, fictilis).

-ilis, e, suff. Serve a formare aggettivi derivati da sostantivi (es. civilis, virilis).

-illa, ae, suff. femm. di -illus, vd. (es. mamilla).

-illum, i, suff. neutro di -illus (vd.), serve a formare sostantivi diminutivi (es. sigillum, tigillum).

-illus, a, um, suff., ampliamento di -lus, impiegato nella formazione di aggettivi (es. modicillus) e sostantivi (es. lapillus, pugillus) di valore diminutivo.

-im, suff. In origine desinenza dell’acc. sg. dei sostantivi con tema in -i- (es. partim), serve a formare avverbi spesso derivati da participi passati (es. cursim, festinatim).

-ina, ae, suff. femm. di -inus, vd. (es. fascina, medicina).

-inus, a, um, suff., ampliamento di -nus, impiegato nella formazione di aggettivi derivati da sostantivi (es. ferinus, 1. divinus; Latinus).

-io (1), onis, suff. femm. Serve a formare sostantivi deverbali (es. condicio, suscensio).

-io (2), is, ivi, itum, ire, suff. impiegato nella formazione di verbi denominali della 4a coniug. (es. custodio, finio).

-is, e, suff. Serve a formare aggettivi composti derivati da sostantivi (es. inermis, insomnis, triennis).

-itia, ae, suff., ampliamento di -ia, vd.

-itium, ii, suff. neutro, ampliamento di -ium, impiegato nella formazione di sostantivi di valore astratto o collettivo (es. servitium, equitium).

-ito, as, avi, atum, are, suff., ampliamento di -to, impiegato nella formazione di verbi della 1a coniug. con significato iterativo derivati da verbi (es. agito, rogito) o da participi passati di verbi (es. cantito, factito).

-itus, suff. Serve a formare avverbi denotanti l’origine (es. divinitus, funditus, radicitus).

-itus, a, um, suff. Sul modello dei participi passati in -itus della 4a coniug., serve a formare aggettivi denominali significanti munito di (es. turritus, auritus).

-ius, a, um, suff. Serve a formare aggettivi denominali (es. uxorius, patrius).

-ivum, suff. neutro di -ivus, vd.

-ivus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi per lo più derivati da participi passati (es. captivus, nativus), ma anche da altre basi (es. nocivus, festivus).

-la, ae, suff. femm. di -lus, vd. (es. corolla).

-leus, i, suff. masch. Serve a formare sostantivi originariamente di significato diminutivo (es. nucleus).

-lum, i, suff. neutro di -lus, vd. (es. castellum).

-lus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi diminutivi (es. lapillus, agellus).

-men, inis, suff. neutro. Serve a formare sostantivi deverbali designanti il prodotto o il risultato di un’azione (es. semen, 1. carmen)[cf. gr. -ma].

-mentum, i, suff. neutro ampliamento di -men. Serve a formare sostantivi designanti il prodotto o il risultato di un’azione e derivati per lo più da verbi (es. augmentum, fundamentum), ma anche secondariamente da sostantivi (es. atramentum, nidamentum).

-monia, ae, suff. femm. di -monium, impiegato nella formazione di sostantivi designanti, in genere, delle qualità (es. parsimonia) o delle azioni (es. querimonia).

-monium, i, suff. neutro, ampliamento di -ium. Serve a formare sostantivi denominali di significato astratto (es. matrimonium, gaudimonium).

-neus, a, um, suff., ampliamento di -eus, impiegato nella formazione di aggettivi denotanti materiali (es. eburneus, fagineus).

-num, i, suff. neutro di -nus, vd. (es. lignum).

-nus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi derivati da verbi (es. plenus) o da altre basi (es. vernus) e sostantivi (es. dominus). Gli aggettivi formati con tale suffisso designano spesso materiali (es. acernus). Il suff. -nus presenta numerosi possibili ampliamenti: -onus (es. patronus), -enus (vd.), -anus (vd.), -inus (vd.), -unus (es. tribunus).

-o (1), onis, suff. masch. Serve a formare sostantivi, in genere deverbali, denotanti un agente (es. 2. combibo, 2. incubo).

-o (2), suff. avverbiale. In origine desinenza dell’abl. sing. di sostantivi in seguito interpretati come avverbi (es. 1. falso, 1. merito, 1. tuto).

-o (3), as, avi, atum, are, suff. Serve a formare verbi denominativi della 1a coniug. (es. dono, dominor).

-ola, ae, suff. femm. di -olus, vd. (es. familiola, fasciola).

-olentus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi significanti pieno di (es. vinolentus, somnolentus); vd. -ulentus.

-olum, i, suff. neutro di -olus, vd. (es. palliolum).

-olus, a, um, suff. Forma arcaica del suff. -ulus (vd.), conservata quando il tema del sostantivo di base termina con le vocali avanzate e ed i; serve a formare sostantivi (es. filiolus) e aggettivi (es. flammeolus).

-ona, ae, suff. femm., vd. -nus (es. 1. matrona).

-or, oris, suff. masch. impiegato nella formazione di sostantivi astratti, in genere connessi a verbi della 2a coniug. (es. favor, candor), ma non di rado derivati da verbi di altre coniug. (es. amor, 2. furor). Al nominativo la forma arcaica di tale suffisso è -os (es. odos).

-osus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi denominali significanti pieno di, ricco di (es. fumosus, aquosus).

-ox, ocis, suff. Serve a formare un ristretto numero di aggettivi (es. ferox, atrox).

-per, suff. impiegato nella formazione di avverbi di significato temporale (es. aliquantisper, parumper).

-plex, icis, nome radicale connesso al vb. 2. plecto impiegato solo come secondo termine di aggettivi composti di significato moltiplicativo (es. simplex, duplex, centuplex).

-sco, is, ere, suff. impiegato nella formazione di verbi della 3a coniug. di valore incoativo e derivati in genere da verbi denominativi della 2a coniug. (es. albesco, frondesco).

-secus, suff. Serve a formare avverbi (es. extrinsecus, forinsecus) [cf. 2. secus].

-spex, icis, nome radicale connesso al verbo specio usato solo come secondo elemento di sostantivi composti di significato per lo più attinente alle pratiche divinatorie (es. auspex, haruspex).

-tas, atis, suff. femm. Serve a formare sostantivi astratti derivati generalmente da aggettivi (es. 1. libertas, auctoritas) [cf. gr. -tes, -tetos].

-ter (1), t(e)ra, t(e)rum, suff. Serve a formare, in origine, aggettivi di significato locale spesso costituenti una coppia di opposti (es. exter, inter; dexter, sinister). Può essere impiegato anche nella formazione di sostantivi (es. magister, minister) e di aggettivi o pronomi designanti uno di due soli possibili referenti (es. alter, 1. uter) [cf. gr. -teros].

-ter (2), suff. Serve a formare avverbi derivati da aggettivi della 3a declin. (es. similiter, fortiter) e da participi presenti (es. amanter, libenter). Nel latino arcaico si trova anche dopo aggettivi della 2a declin. (es. humaniter).

-timus (-tumus), a, um, suff. impiegato nella formazione di aggettivi di valore superlativo, prevalentemente derivati da preposizioni (es. extimus, ultimus), ma anche da sostantivi (es. legitimus, finitimus).

-tinus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi derivati da avverbi di tempo (es. crastinus, diutinus).

-tinus, a, um, suff. ampliamento di -inus, vd. (es. vespertinus, paupertinus).

-tio, onis, suff. femm. Serve a formare sostantivi deverbali denotanti un’azione (es. actio, oratio); secondariamente impiegato nella formazione di sostantivi denominali, con ampliamento in -atio (es. 1. agricolatio, caballatio).

-to, as, avi, atum, are, suff., ampliamento di -o3, impiegato nella formazione di verbi della 1a coniug. di valore intensivo derivati da participi passati di verbi (es. canto, salto).

-tor, oris, suff. masch. Serve a formare sostantivi deverbali denotanti un agente (es. lector, amator). Secondariamente impiegato nella formazione di sostantivi denominali, con ampliamento in -ator (es. arborator, gladiator).

-toria, ae, suff. femm. d -torius, vd. (es. natatoria).

-torium, ii, suff. neutro di -torius, spesso designante luoghi (es. praetorium).

-torius, a, um, suff. Serve a formare aggettivi in origine costituiti da un sostantivo in -tor + -ius (es. praetorius); in seguito interpretato come un suffisso unitario e aggiunto direttamente a temi per lo più verbali (es. legatorius, meritorius).

-trina, ae, suff. femm. costituito da -tor + -ina, impiegato nella formazione di sostantivi designanti luoghi dove si svolge un’attività (es. textrina, sutrina) o, per estensione, l’attività stessa (es. doctrina).

-trinum, i, suff. neutro di -trina, vd. (es. textrinum).

-trix, icis, suff. femm. di -tor, vd. Serve a formare sostantivi denotanti un agente femm. (es. victrix, cantrix).

-trum, i, suff. neutro. Serve a formare sostantivi designanti strumenti (es. aratrum, rostrum).

-tudo, inis, suff. femm. Serve a formare sostantivi astratti derivati generalmente da aggettivi (es. celeritudo, aegritudo).

-tum, i, suff. neutro. Serve a formare sostantivi designanti luoghi dove crescono determinati tipi di piante (es. salictum, virectum, virgultum); vd. anche -etum.

-tus (1), utis, suff. femm. impiegato nella formazione di sostantivi astratti o collettivi (es. virtus, 2. senectus).

-tus (2), a, um, suff. Serve a formare aggettivi da sostantivi per lo più con tema in -s- (es. honestus, venustus).

-tus (3), us, suff. masch. Serve a formare sostantivi deverbali denotanti un’azione (es. 2. factus, 2. actus).

-ugo, inis, suff. femm. Serve a formare sostantivi derivati generalmente da nomi di materiali e denotanti uno strato superficiale del materiale in questione (es. ferrugo, lanugo), oppure derivati da aggettivi (es. salsugo).

-ula, ae, suff. femm. di -ulus, vd. (es. regula, arcula).

-ulentus (-olentus), a, um, suff. Serve a formare aggettivi denominali significanti pieno di, ricco di (es. luculentus, aquilentus).

-uleus, i, suff. ampliamento di -leus, vd. (es. eculeus).

-ulis, e, suff. Serve a formare aggettivi derivati prevalentemente da sostantivi (es. curulis, pedulis), ma talora da verbi (es. edulis).

-ulum, i, suff. neutro di -ulus, vd. (es. speculum).

-ulus, a, um, suff., ampliamento di -lus. Serve a formare 1 sostantivi e aggettivi denominali diminutivi (es. calculus, foculus; pallidulus, timidulus); 2 aggettivi e sostantivi deverbali denotanti un’azione ripetuta (es. bibulus, 1. tremulus; 1. figulus); 3 sostantivi deverbali designanti oggetti (es. cingulus, tumulus).

-unculus, i, suff. masch., ampliamento di -culus, impiegato nella formazione di sostantivi diminutivi (es. avunculus, homunculus).

-ura, ae, suff. femm. Serve a formare sostantivi astratti per lo più a partire da derivati verbali in -tus3 e in -tor (es. natura, cultura; praetura, quaestura).

-urio, is, ivi (ii), ire, suff. Serve a formare verbi della 4a coniug. di valore desiderativo (es. habiturio, empturio).

-urnus, a, um, suff. ampliamento di -nus, vd. (es. taciturnus, diurnus).

-us, a, um, suff. Serve a formare aggettivi deverbali (es. fidus, periurus) o denominali (es. odorus, obvius).

-utus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi denominali significanti dotato di (es. nasutus, 2. tributus).

-uus, a, um, suff. Serve a formare aggettivi deverbali (es. irriguus, vacuus) o sostantivi denominali (es. 1. patruus, annuus).