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Gregorio VII, Dictatus papae

 

Gregorio VII, Registrum, ed.Caspar, Berlino 1920, pp. 202-208.

1. Quod Romana ecclesia a solo Domino sit fundata. La Chiesa Romana solo da Dio è stata fondata.
2. Quod solus Romanus pontifex iure dicatur universalis. Il solo pontefice romano di diritto è detto universale.
3. Quod ille solus possit deponere espiscopos vel reconciliare. Egli solo può deporre o ristabilire i vescovi.
4. Quod legatus eius omnibus episcopis presit in concilio etiam inferioris gradus et adversus eos sententiam depositionis possit dare. Il suo legato è superiore a tutti i vescovi in concilio, anche se di grado inferiore (a loro), e contro di loro può emanare sentenza di deposizione.
5. Quod absentes papa possit deponere. Il papa può deporre gli assenti.
6. Quod cum excommunicatis ab illo inter cetera nec in eadem domo debemus manere. Con gli scomunicati da lui non dobbiamo avere comunione né rimanere nella stessa casa.
7. Quod illi soli licet pro temporis necessitate novas leges condere, novas plebes congregare, de canonica abbatiam facere et e contra, divitem episcopatum dividere et inopes unire. A lui solo è permesso, secondo la necessità del tempo, promulgare nuove leggi, aggregare nuove pievi, di una canonica fare un'abbazia e viceversa, dividere un episcopato ricco e unire quelli poveri.
8. Quod solus possit uti imperialibus insigniis. Lui solo può usare le insegne imperiali.
9. Quod solius pape pedes omnes principes deosculentur. Al solo papa tutti i principi devono baciare i piedi.
10. Quod illius solius nomen in ecclesiis recitetur. Il nome di lui solo è recitato nelle chiese.
11. Quod hoc unicum est nomen in mundo. Questo è l'unico nome nel mondo.
12. Quod illi liceat imperatores deponere. A lui è lecito deporre gli imperatori.
13. Quod illi liceat de sede ad sedem necessitate cogente episcopos transmutare. A lui è permesso trasferire i vescovi di sede in sede, se la necesità lo costringe.
14. Quod de omni ecclesia quocunque voluerit clericum valeat ordinare. Egli ha il potere di ordinare un chierico da ogni chiesa, per qualunque luogo vorrà.
15. Quod ab illo ordinatus alii eclesie preesse potest, sed non militare; et quod ab aliquo episcopo non debet superiorem gradum accipere. Chi è stato ordinato da lui può reggere un'altra chiesa, ma non muovere guerra; e da nessun vescovo deve ricevere un grado superiore.
16. Quod nulla synodus absque precepto eius debet generalis vocari. Nessun sinodo deve essere detto "generale" senza ordine di lui.
17. Quod nullum capitulum nullusque liber canonicus habeatur absque illius auctoritate. Nessun capitolo e nessun libro è considerato canonico senza l'autorizzazione di lui.
18. Quod sententia illius a nullo debeat retractari et ipse omnium solus retractare possit. Una sentenza di lui da nessuno deve essere ritrattata, e lui solo può ritrattarla.
19. Quod a nemine ipse iudicari debeat. Da nessuno egli deve essere giudicato.
20. Quod nullus audeat condemnare apostolicam sedem apellantem. Nessuno può osar condannare chi si appella alla Sede apostolica.
21. Quod maiores cause cuiscunque ecclesie ad eam referri debeant. Tutte le cause maggiori di qualsiasi chiesa devono essere rimesse ad essa (Sede apostolica).
22. Quod Romana ecclesia nunquam erravit nec imperpetuum scriptura testante errabit. La Chiesa Romana non ha mai errato, né in eterno errerà, per testimonianza della Scrittura.
23. Quod Romanus pontifex, si canonice fuerit ordinatus, meritis beati Petri indubitanter efficitur sanctus testante sancto Ennodio Papiensi episcopo ei multis sanctis patribus faventibus, sicut in decretis beati Symachi pape continetur. Il pontefice romano, se sarà stato ordinato canonicamente, per i meriti di san Pietro è indubbiamente santificato, su testimonianza di sant'Ennodio vescovo di Pavia, col favore di molti santi padri, come si contiene nei decreti del beato papa Simmaco.
24. Quod illius precepto et licentia subiectis liceat accusare. Coll'ordine e la licenza di lui, ai sudditi è lecito muovere accuse.
25. Quod absque synodali conventu possit episcopos deponere et reconciliare. Senza l'assemblea sinodale, lui può deporre o ristabilire i vescovi.
26. Quod catholicus non habeatur, qui non concordat Romane ecclesie. Non è considerato cattolico chi non concorda con la Chiesa Romana.
27. Quod a fidelitate iniquorum subiectos potest absolvere. Egli può sciogliere i sudditi dalla fedeltà agli iniqui.