Foscolo, “Di se stesso”

Categoria: Programma di 5ª
Ultima modifica il Venerdì, 21 Febbraio 2014 11:12
Pubblicato Venerdì, 17 Dicembre 2010 11:06
Scritto da quomodo
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Foscolo: tu sol mi ascolti o solitario rivo

Esempio di petrarchismo alfieriano

 

Ugo Foscolo (1778-1827),
dai Sonetti, iv (1801)

 

Nota metrica: sonetto, rime ABAB BABA CDC DCD.

 

                 DI SE STESSO  

    Perché taccia il rumor di mia catena
di lagrime, di speme, e di amor vivo,
e di silenzio; ché pietà mi affrena
se con lei parlo, o di lei penso e scrivo.

    Tu sol mi ascolti, o solitario rivo,
ove ogni notte amor seco mi mena,
qui affido il pianto e i miei danni descrivo,
qui tutta verso del dolor la piena.

    E narro come i grandi occhi ridenti
arsero d’immortal raggio il mio core,
come la rosea bocca, e i rilucenti

    odorati capelli, ed il candore
delle divine membra, e i cari accenti
m’insegnarono alfin pianger d’amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Strutture e connotazioni

Significante. 

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