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Ungaretti, “La madre”

Ungaretti: una statua davanti all’eterno

 

Giuseppe UNGARETTI (1888-1970)

da Sentimento del tempo (1933)

 

La madre appartiene alla seconda fase compositiva del poeta, durante la quale vengono recuperate varie caratteristiche della poesia classica, poiché, a differenza della prima fase, ricompare ad esempio la punteggiatura e l’utilizzo di uno schema metrico (cfr. Cambon, 1976, p. 78).

Il soggetto di questa poesia è il ricordo della madre ormai defunta, da qui, però, il poeta trae subito spunto per trattare il tema religioso, che domina completamente tutto il testo. Questa lirica induce in Ungaretti una riflessione sulla sua stessa morte come possibilità di ricongiungersi alla madre e di recuperare la condizione di innocenza che ella rappresenta. Nella poesia gli affetti terreni e materni, così come il tema della morte, sono subordinati alla prospettiva morale e religiosa: sono esclusi i riferimenti alla dimensione umana del lutto (cfr. De Agostini, 2011, p. 115).

"L'ultimo battito del cuore" rappresenta una perifrasi che sostituisce il sostantivo morte e che crea con "il muro d'ombra" un'analogia. Per il poeta, infatti, la morte rappresenta la barriera, il punto di passaggio oscuro e misterioso dalla vita terrena a quella ultraterrena a fianco del Signore.

Nel 4 verso il poeta parla direttamente con la madre: come una volta rappresentava per lui la guida nella vita terrena, ora gli sarà guida nella vita ultraterrena, dandogli la mano. Mentre nel verso 6 della strofa successiva il poeta descrive la grande religiosità della madre, paragonandola, con una metafora, ad una statua, cioè ad una credente fervida e decisa che si fa strumento di grazia per il figlio. Inoltre, nel verso 9 è espressa la fiducia che la madre ripone in Dio: infatti, ella alzerà verso l'Eterno le braccia e si affiderà totalmente a Lui, così come fece in punto di morte (cfr. Bissaca, 2004, p. 143).

Nei versi che seguono, il poeta esprime ancora una volta il fervore religioso della madre, tale per cui solo dopo che lui avrà ricevuto il perdono di Dio, la donna vorrà guardarlo. In questa lirica Ungaretti non mette mai l'accento sul dolore personale per la perdita subita. Anche il rapido sospiro che la madre avrà negli occhi (sinestesia) una volta ottenuto il perdono suggerisce un senso di liberazione, più che per ritrovato il figlio, per saperlo spiritualmente salvo. La madre esprime appieno la concezione religiosa di Ungaretti, per il quale morte coincide con un confronto con Dio nella speranza di raggiungere la condizione di innocenza da sempre desiderata (cfr. De Agostini, 2011, p.115).

Nota metrica: cinque strofe di endecasillabi e settenari alternati liberamente (due quartine, una terzina e due distici).

 

  LA MADRE
(1929)
 

E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.

  5

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.


10

Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.

 

E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.


15

Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro

 

 Per approfondire

• Ungaretti, "La madre": testo e parafrasi = da Oilproject (scheda)
• "La madre" di Ungaretti: analisi del testo e commento = da Oilproject (videolezione)
"La madre" di Giuseppe Ungaretti = da Parafrasando (scheda)
Analisi e parafrasi del testo della poesia "La Madre" di G.Ungaretti = da Curiosando qua e là (scheda)