Pascoli, “Il gelsomino notturno”

Categoria: Programma di 5ª
Ultima modifica il Giovedì, 22 Maggio 2014 18:48
Pubblicato Venerdì, 17 Maggio 2013 18:23
Scritto da Bertoldo-Mombelli
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Pascoli: nell’ora che penso ai miei cari

Una poesia degna di interpretazione psicoanalitica

 

Giovanni PASCOLI (1855-1912)

da Canti di Castelvecchio, 36 (1903)

 

La poesia fu composta in occasione del matrimonio dell’amico Gabriele Briganti e pubblicata per la prima volta nel 1901 nell’opuscolo dedicato alle nozze. Venne poi inserita nella prima edizione dei Canti di Castelvecchio (1903). La poesia accosta per sottili allusioni due vicende parallele: l’eros naturale (la fecondazione dei fiori) e l’eros tra gli uomini (la prima notte dei due sposi).

Il Gelsomino notturno è considerato l’esempio più evidente del simbolismo pascoliano per la capacità di richiamare la realtà amorosa-erotica in modo indiretto e sottile (cfr. JESURUM, www.oilproject.org).

Il gelsomino notturno è un fiore che apre i suoi petali al calare della sera estiva per chiuderli poi di nuovo verso l’alba.

La lirica si apre con una E che non ha la funzione di congiunzione copulativa, ma sembra piuttosto collegarsi a qualcosa che non è stato detto. Nel secondo verso vi è un richiamo al poema dantesco (“Era già l’ora che volge il disio / ai navicanti e ‘ntenersice il core / lo dì c’han detto ai dolci amici addio” Purgatorio, VIII, 1-3) a indicare il crepuscolo, connotato come l’ora del giorno in cui il poeta ricorda con malinconia i propri cari scomparsi (cfr. ANSELMI-FENOCCHIO, 2011, p. 365).

Mentre nella prima strofa prevale il senso visivo, nella seconda il senso dominante è quello uditivo: inizialmente si riscontra il silenzio notturno della notte (v. 5) poi si sente provenire da una casa il bisbiglio di voci umane che rivelano la loro vicinanza (v. 6).

Nella terza strofa compare il fiore, fulcro della poesia, che apre le sue corolle esalando un profumo intenso. Si tratta di un’immagine che suggerisce un paragone implicito tra il profumo del fiore e quello delle fragole mature e costituisce un richiamo all’amore a cui rispondono la natura e l’uomo. Anche Per tutta la notte (v. 17) fa coincidere l’invito all’amore e il rito di fecondazione vegetale e umana; nella casa si concepisce una nuova vita così come nella fossa il fiore viene fecondato (cfr. ANSELMI-FENOCCHIO, 2011, p. 366).

Molto efficace è l’uso dell’analogia con la quale si collega il campo semantico della terra a quello del cielo: la chioccia diventa Chiocetta (nome popolare della costellazione delle Pleiadi), l’aia diventa azzurra e il pigolio viene attribuito alle stelle.

L’io lirico coglie suoni, sensazioni impercettibili e odori e assume un punto di vista esterno e lascia trasparire il dolore per l’esclusione dal processo naturale dell’amore, che richiama la condizione di isolamento del poeta. Ogni tentazione di apertura al mondo è espressa da simboli negativi che alludono alla morte, le farfalle corpuscolari e l’erba sopra le fosse.

La felicità, rappresentata dalla casa, dai nidi, dall’odore delle fragole, dalla Chioccetta e dal fiore fecondato, si oppone all’immagine della morte richiamata dai fiori notturni, dal pensiero dei cari morti, dalle farfalle corpuscolari e dalle tombe.

Nota metrica: quartine di novenari, in rima ABAB.

 

  IL GELSOMINO NOTTURNO (1901)
  1.  E s’aprono i fiori notturni,
nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
5 2.  Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.

10
3.  Dai calici aperti si esala
l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l’erba sopra le fosse.


15
4.  Un’ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra
va col suo pigolìo di stelle.



20
5.  Per tutta la notte s’esala
l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s’è spento...
  6.  È l’alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.

 

 Per approfondire

• "Il gelsomino notturno" di Pascoli: parafrasi del testoascoli, "Il gelsomino notturno": analisi del testo = da Oilproject (scheda)
• Pascoli, "Il gelsomino notturno": analisi del testo = da Oilproject (scheda)
"Gelsomino notturno" di Pascoli: analisi del testo e commento = da Oilproject (videolezione)
Giovanni Pascoli - Il gelsomino notturno o dell'erotismo impossibile = da Homolaicus
Analisi del testo "Il gelsomino notturno" di Giovanni Pascoli = da La cultura rende liberi

Pascoli - Gelsomino notturno (Andrea Maiello)