Top menu

2012_nebbia-su-mantova_w.jpg2009_stagno_w.jpg2008_acquitrino_w.jpg2011_paes-invernale-1_w.jpg2009_sottobosco_w.jpg2010_temporale_w.jpg2011_settembre_w.jpg2007_grandepino_w.jpg2010_steppa_w.jpg2011_cespuglio_w.jpg2011_schiumadonda_w.jpg2012_campo-papaveri_w.jpg2009_tramonto2_w.jpg2012_squarcio-di-luce_w.jpg2009_toscanasera_w.jpg2008_oltreorizzonte_w.jpg2012_tre-alberi_w.jpg2009_mantovainrosso_w.jpg2011_forza-del-vento_w.jpg2009_sorgere_w.jpg2008_controlucemn_w.jpg2011_marina_w.jpg2009_tramonto_w.jpg2011_paes-invernale-2_w.jpg2009_incendio_w.jpg

Migrazioni globalizzate

Spostarsi sul territorio è una “prerogativa” dell’essere umano, è parte integrante del suo “capitale”, è una capacità in più per migliorare le proprie condizioni di vita. È una qualità connaturata che ha permesso la sopravvivenza dei cacciatori e raccoglitori, la dispersione della specie nei continenti, la diffusione dell’agricoltura, l’insediamento in spazi vuoti, l’integrazione del mondo, la prima globalizzazione ottocentesca.

Massimo Livi Bacci
da In cammino. Breve storia delle migrazioni, Il Mulino