Top menu

2012_nebbia-su-mantova_w.jpg2012_campo-papaveri_w.jpg2009_toscanasera_w.jpg2009_stagno_w.jpg2008_oltreorizzonte_w.jpg2009_sottobosco_w.jpg2011_schiumadonda_w.jpg2011_forza-del-vento_w.jpg2009_mantovainrosso_w.jpg2011_settembre_w.jpg2009_incendio_w.jpg2011_paes-invernale-1_w.jpg2010_steppa_w.jpg2012_squarcio-di-luce_w.jpg2009_tramonto_w.jpg2011_marina_w.jpg2011_paes-invernale-2_w.jpg2008_controlucemn_w.jpg2012_tre-alberi_w.jpg2009_sorgere_w.jpg2009_tramonto2_w.jpg2010_temporale_w.jpg2007_grandepino_w.jpg2008_acquitrino_w.jpg2011_cespuglio_w.jpg

Una scienza che capisce poco

Ho parlato tantissimo con uomini di scienza perché volevo saperne di più sul tempo, volevo una spiegazione tra il rapporto che intercorre fra il tempo e la relatività, e la relatività e la meccanica quantistica. Molti di loro mi hanno confessato di capirne ben poco. Finché si tratta di applicare la meccanica quantistica va bene, ma capirla veramente no. Arrivare attraverso la meccanica quantistica a dare una spiegazione del mondo è uno sforzo ciclopico, inadatto alle nostre possibilità.

Ian McEwan (romanziere inglese)
Giornale di Brescia, 25.11.2010, p. 52