Perché si scrive? Per cercare un filo, per fedeltà, per paura, per fare un ordine o per disfarlo, per protestare, qualche volta per sfuggire... Ma la domanda più radicale me l’ha fatta una studentessa in Cina, quando mi ha chiesto: che cosa si perde scrivendo?
Claudio Magris
Giornale di Brescia, 08.09.2012, p. 48