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endiade

L’endíade (o endíadi) è figura sintattica che consiste nell’esprimere un concetto complesso mediante due termini uniti da coordinazione copulativa (e, ), che possono essere semanticamente affini (dittologia sinonimica), o più frequentemente complementari tra loro (accumulazione).

L’endiade, di struttura tipicamente binaria, è frequentissima nella letteratura classica latina, come pure nelle forme di classicismo da essa derivate.

Nel gusto moderno è confinata al linguaggio burocratico (o nella sua imitazione ironica). In effetti, la resa di un’endiade latina in italiano è più elegante se si sostituisce la coordinazione con strutture di tipo subirdinativo (sostantivo + aggettivo; verbo + avverbio, o simili).

 


Esempi

• solo ed esclusivamente - entro e non oltre - spesso e volentieri - fatto e strafatto

• ed ha natura sì malvagia e ria (Dante)

pateris libamus et auro = ‘con coppe d’oro’ (Virgilio)