endiade
- Dettagli
- Categoria: Retorica
- Ultima modifica il Giovedì, 28 Febbraio 2013 17:02
- Pubblicato Domenica, 28 Settembre 2008 17:02
- Scritto da quomodo
- Visite: 4467
L’endíade (o endíadi) è figura sintattica che consiste nell’esprimere un concetto complesso mediante due termini uniti da coordinazione copulativa (e, né), che possono essere semanticamente affini (dittologia sinonimica), o più frequentemente complementari tra loro (accumulazione).
L’endiade, di struttura tipicamente binaria, è frequentissima nella letteratura classica latina, come pure nelle forme di classicismo da essa derivate.
Nel gusto moderno è confinata al linguaggio burocratico (o nella sua imitazione ironica). In effetti, la resa di un’endiade latina in italiano è più elegante se si sostituisce la coordinazione con strutture di tipo subirdinativo (sostantivo + aggettivo; verbo + avverbio, o simili).
Esempi
• solo ed esclusivamente - entro e non oltre - spesso e volentieri - fatto e strafatto
• ed ha natura sì malvagia e ria (Dante)
• pateris libamus et auro = ‘con coppe d’oro’ (Virgilio)