piede
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- Categoria: Metrica
- Ultima modifica il Giovedì, 28 Febbraio 2013 16:42
- Pubblicato Domenica, 28 Settembre 2008 10:08
- Scritto da quomodo
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In latino (come in greco) la poesia è quantitativa (ossia regolata sulla durata delle sillabe): una sillaba breve (∪) ha per convenzione la durata di un tempo (mora), e una sillaba lunga (–) di due tempi.
Il piede è l’unità di misura base di un verso greco-latino, ed è costituito da una combinazione di sillabe lunghe/brevi. I piedi più importanti sono i seguenti:
• trochèo | – ∪ | |
• giambo | ∪ – |
• dàttilo | – ∪∪ | • anapèsto | ∪∪ – | |
• spondèo | – – | • trìbraco | ∪∪∪ |
Di regola, un piede di quattro tempi (dattilo, anapesto, spondeo) basta da solo a costituire un metro; il giambo e il trocheo formano un metro congiungendo due piedi (metro giambico: ∪ – ∪ – ; metro trocaico: – ∪ – ∪). I metri a loro volta possono essere accostati per formare strutture più estese (dìmetro giambico: ∪ – ∪ – | ∪ – ∪ –; trìmetro trocaico: – ∪ – ∪ | – ∪ – ∪ | – ∪ – ∪).
NB: Talora anche nella poesia accentuativa si usa parlare di piedi, intendendo però in questo caso non la distinzione di sillabe lunghe/brevi, ma di sillabe toniche/atone.