funzione conativa

Categoria: Linguistica
Ultima modifica il Martedì, 09 Ottobre 2018 19:25
Pubblicato Lunedì, 22 Settembre 2008 12:56
Scritto da quomodo
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La funzione conativa, secondo la teoria della comunicazione di Roman Jakobson (1963), si ha quando il messaggio è orientato prevalentemente sul destinatario, mirando a ottenere una adesione di pensiero e/o una risposta di azione. Ne sono espressioni tipiche l’imperativo e il vocativo, e naturalmente la seconda persona singolare (e plurale).

Improntati a tale funzione sono i testi di carattere supplicatorio (preghiere) e parenètico (di esortazione), in cui la prima persona è subordinata alla seconda, o viceversa; interamente conativi sono i testi di carattere legislativo (leggi, decreti, regolamenti, disposizioni, come pure le istruzioni d’uso).

In particolare, la funzione conativa è sottesa a tutti i messaggi di tipo pubblicitario (“compra subito questo prodotto!”), anche se in tal caso l’abilità dei creativi sta proprio nel nascondere il più possibile la conatività principale sotto l’apparenza di altre funzioni secondarie, che appaiono però più evidenti alla superficie del messaggio.

 

 Per approfondire

Roman JAKOBSON, 1963

Le frasi imperative presentano una differenza fondamentale rispetto alle frasi dichiarative; queste possono, quelle non possono subire una verifica della verità. Quando, nella commedia di O’Neill, La Fontana, Nano (in un fiero tono di comando) dice «Bevete!»l’imperativo non può essere messo in dubbio dalla domanda “è vero o non è vero?” Al contrario essa può essere posta legittimamente dopo frasi come: “Si beveva”, “Si berrà”, “Si berrebbe”. Inoltre, a differenza delle frasi imperative, le frasi dichiarative sono convertibili in frasi interrogative: “Si beveva?”, “Si berrà?”, “Si berrebbe?” [...]

Così la funzione magica d’incantamento è essenzialmente una specie di trasposizione di una “terza persona”, assente o inanimata, nel destinatario di un messaggio conativo. «Questo orzaiolo possa seccarsi, tfu, tfu, tfu, tfu.» «Acqua, regina dei fiumi, aurora! Manda il dolore oltre il mare azzurro, in fondo al mare, come una grigia pietra che non, riemerga mai dal fondo del mare; che il dolore non venga mai ad opprimere il cuore leggero del servitore di Dio, che il dolore sia allontanato e sprofondato.» «Sole, fermati su Gabaon, e tu, luna, nella valle di Aialon! E il sole sifermò e la luna stette immobile» (Giosuè 10, 12).

 


Funzione conativa nelle immagini

- espressioni e gesti di comando o preghiera
- grafiche convenzionali che indicano di fare o non fare qualcosa