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vox media

Con la locuzione latina vox media (‘voce intermedia’, parola a metà strada; plur. voces mediae) si indica un termine (verbo, sostantivo, aggettivo) che di per sé esprime un significato neutrale, equidistante tra negativo e positivo, e che va quindi di volta in volta ricavato dal contesto.

Dall’originario valore intermedio di ciascun termine, si possono sviluppare due poli semantici, positivo e negativo, compresenti anche se attestati in proporzioni progressivamente disuguali, fino alla prevalenza decisa (anche se non sempre esclusiva) di uno dei due.

 


 

Esempi

In latino la vox media più caratteristica è certamente ‘fortuna’ (connesso colla radice ‘fors / sors’ = caso, sorte), che ha un significato intermedio tra sorte ‘buona’ e ‘cattiva’, potendo indicare indifferentemente l‘una e l‘altra; passando in italiano invece il vocabolo ha conservato solo il valore positivo (tant’è che si è dovuto coniare il negativo ‘sfortuna’).

Analogamente accade col latino ‘spes’ / ‘spero’, che significano ‘attesa / aspettativa’ senza precisare che sia buona o cattiva (cfr. spagnolo ‘esperàr’), che passano positivi in italiano.

Al contrario il latino ‘tempestas’, che significa ‘tempo atmosferico’ bello o brutto indifferentemente, passa in italiano nel senso tipicamente negativo.

Oppure il latino ‘monstrum’ è qualunque cosa buona o cattiva che susciti ammirazione e stupore, mentre in italiano assume un’accezione prevalentemente negativa.