Referendum in chirurgia toracica

Ultima modifica il Domenica, 12 Settembre 2021 11:48
Pubblicato Lunedì, 17 Ottobre 2016 16:12
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Interessante e istruttiva la discussione di stamattina in 3ªC.

Tre considerazioni e qualche approfondimento, che non sarà inutile se leggeranno tutte le classi.

1- curioso: e io, che nella mia ingenuità pensavo fossero i vecchi insegnanti di una volta a guardare con nostalgia agli obsoleti "programmi ministeriali" e con mal celata competitività agli argomenti svolti dai colleghi delle classi parallele; mentre già quarant'anni fa erano gli studenti a lamentarsi che si guardasse sempre e solo al passato, e non si avesse mai il coraggio di sperimentare qualche forma di insegnamento più attuale e più vicina alla vita! (queste discussioni mi danno sempre l'impressione di un referendum in un reparto di cardiologia, per chiedere al chirurgo di non adottare metodologie troppo aggiornate, ma di limitarsi a fare come fanno nell'ospedale vicino...)

2- paradossale: e io, che nella mia ingenuità pensavo che, chi ama dedicare del tempo all'inquadramento storico degli oggetti studiati, apprezzasse di dedicarne almeno altrettanto a predisporre gli strumenti per analizzarli criticamente (=razionalmente)! (con la differenza che gli strumenti dell'inquadramento storico non permettono a uno studente di 17 anni di cimentarsi da solo nell'analisi di un oggetto, mentre quelli della semiologia e della linguistica gli permettono di essere subito capace da solo di adoperarli su qualsiasi oggetto vicino o lontano dalla propria realtà...)

3- incredibile: e io, che nella mia ingenuità pensavo che imparare a decodificare i messaggi dai quali siamo bombardati quotidianamente non fosse meno importante e interessante di imparare a capire e interpretare Dante e Petrarca e tutti gli altri! (se mai avrei pensato che studiare Dante e Petrarca e gli altri potesse essere utile per imparare a capire il nostro tempo e la complessità dei suoi messaggi, piuttosto che il contrario...)

Adesso qualche piccolo approfondimento, necessario soprattutto per chi volesse esprimere giudizi su cose che al momento dichiaratamente non conosce abbastanza bene per poterle valutare con cognizione di causa.

a- riguardo alla definizione delle "Indicazioni nazionali" (faccio notare che non si parla di "programmi ministeriali") relative ai vari ordini di scuola, vi rimando a quelle per il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, dove alle pp. 16-21 trovate la parte relativa a "Lingua e letteratura Italiana". Consiglio vivamente una lettura accurata delle "Linee generali e competenze", e poi degli "Obiettivi specifici di apprendimento", sia di "Lingua" che di "Letteratura". Aggiungo che, nel caso alcune (o molte) di tali competenze non le aveste apprese negli anni precedenti, non sarà più per voi motivo di stupore che vi debba provvedere io (senza per forza pensare che stiamo perdendo tempo prezioso), visto che sono ritenute determinanti per la preparazione complessiva finale.

b- circa la preparazione per il colloquio dell'Esame di Stato, si veda la sintesi delle normative riportata in questo articolo di E. Modica (2014, da www.orizontescuola.it; ma potete trovare informazioni sul tema in mille altri siti). Suggerisco di far caso in particolare che il colloquio deve avere "riferimento costante e rigoroso ai programmi e al lavoro didattico realizzato nella classe durante l’ultimo anno di corso".

c- nell'ambito infine della prospettiva didattica per competenze, anche qui fra i moltissimi testi che illustrano l'argomento, ve ne segnalo uno che mi sembra abbastanza semplice e completo "Competenze: conoscenze, capacità e atteggiamenti", di U. Tenuta (p. modificata 07.10.2013, dal sito www.edscuola.it).

Quando volete, ne riparliamo.