Prestazioni a 100

Categoria: a.s. 2012-13
Ultima modifica il Domenica, 22 Settembre 2013 15:45
Pubblicato Giovedì, 11 Aprile 2013 11:13
Scritto da quomodo
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4ªA - Italiano

Anche questa volta, sulla base delle correzioni dei temi, elenco alcune idee per migliorare le vostre prestazioni scrittorie.

cominciamo dai titoli: noto che alcuni hanno la brutta abitudine di usare la/e stessa/e parola/e nel titolo e nel sottotitolo; una simile anadiplosi ovviamente viola il principio secondo cui il titolo esige il massimo della sintesi nel massimo delle informazioni.

ancora per quanto riguarda le ripetizioni: il principio fondamentale non è tanto la proibizione delle ripetizioni in sé (lessicali = stesse parole a breve distanza; sintattiche = stesse congiunzioni/preposizioni a grappolo; strutturali = frasi consecutive costruite allo stesso modo), ma il principio di varietà (tecnicamente variatio); in altre parole, il lettore non ama vedere più di due volte di sèguito la stessa formula, perché ciò gli dà l'impressione di essere trattato per uno che non capisce le cose se non gliele dici almeno tre volte... Le ripetizioni (massimo 2 volte) vanno bene invece quando si vuole rafforzare un concetto, oppure se si vuol fare dell'ironia, purché sempre di buon gusto.

• c'è ancora qualche anima che, dopo due anni, non ha ancora capito che la citazione delle tracce deve essere fatta mediante il cognome dell'autore (per identificare chi parla) e il numero della traccia (per facilitare al lettore il reperimento): prima il nome e poi il numero, perché siamo persone prima che numeri! Quanto alle altre informazioni sul testo, non vanno riprodotte nel tema, perché evidentemente sono già fornite dalla traccia, e trascriverle dà l'impresssione che l'autore del tema volesse far credere di averle trovate lui; altro è se le citazioni vengono davvero fornite dall'autore del tema: in quel caso, tutte le informazioni utili a reperire i testi devono essere date (come in una tesina domestica). Vediamo quante volte ancora mi toccherà ripetere questa regola.

• noto una certa fatica ad apprendere l'uso corretto della punteggiatura:
- una dipendente di norma va separata dalla reggente con la virgola, specie se la precede - es.: quando viaggio, mi diverto; poiché parto, sono triste...
- prima di ma (o sinonimi: però, al contrario, tuttavia...) va sempre la virgola
- se la frase che segue spiega in qualche modo quella che precede, ci vanno i due punti, specie se segue "infatti, ad esempio, perciò..." (gli esempi li troverete nei vostri temi)
- non vanno invece due punti, se metti una citazione è preceduta da che - es.: Canestrini dice: "..."; ma Canestrini dice che "...", senza due punti

• nelle citazioni non letterali, se metti il rimando tra parentesi, ci vuole "cfr." - es.: (cfr. Canestrini, traccia 6)

• aggiungo l'obbligo di leggere il post di 3ªA "Uffa... uffa... strauffa", specialmente la voce sulla proibizione totale di usare la seconda persona nei temi, visto che anche alcuni di voi hanno questo pessimo vezzo.

• alla fine delle correzioni posso anche aggiungere una cosa: tutti (quasi) i vostri temi sono noiosamente uguali... pare quasi che abbiate copiato tutti dallo stesso archetipo (come si chiama in filologia il manoscritto primitivo da quale tutti gli altri derivano): tutti dicono che "il viaggio è uno spostamento da un luogo a un altro..." (e meno male che l'avete scritto, altrimenti il povero lettore non avrebbe mai capito da solo cosa intendete per viaggio); tutti dicono che "fin dall'antichità l'uomo ha sempre viaggiato..." (e meno male che lo scrivete, altrimenti il povero lettore penava a un'invenzione del nostro secolo); tutti dicono che "si può viaggiare per lavoro, per curiosità, per conoscere nuovi luoghi e persone, per ritornare a casa propria..." (e meno male che lo specificate, se no il povero lettore chissà cosa andava a pensare del perché qualcuno si mette a viaggiare); tutti dicono che "il viaggio è esteriore ma anche interiore" (qualcuno addirittura scrive che è "interiore" prima che "esteriore", il che sarebbe anche una idea geniale, a patto di svilupparla a dovere, come però nessuno ha pensato di fare)... Devo dirla tutta? uffa, che viaggio palloso correggere i vostri temi sul viaggio!

PS. Per chi non lo sapesse, Roma non fu fondata da Enea, ché altrimenti si chiamerebbe Eneida, Eneella, Eneapoli, o qualcosa del genere (meno male!); invece fu fondata da...? indovinate un po' chi...? non da Remolo, bensì da...?