Correzioncelle 2

Categoria: a.s. 2010-11
Ultima modifica il Domenica, 22 Settembre 2013 19:59
Pubblicato Martedì, 14 Dicembre 2010 02:00
Scritto da quomodo
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Ancora degli spunti dalle correzioni delle tesine.

Delle interessanti precisazioni a margine di una tesina, mi suggeriscono alcune considerazioni utili per tutti:

• porre (come hanno fatto alcuni) in testa o in corpo di tesina una biografia di Catullo, può certo corrispondere alla necessità di conoscere i dati della vita del poeta del quale si analizzano alcune poesie (che è preliminare e necessaria anche secondo il mandato, come potete constatare).
Tuttavia il mio (e vostro) problema è che io devo leggere e valutare il vostro lavoro, e in nessun modo una qualsiasi biografia che voi vi abbiate inserito può essere né considerarsi frutto del vostro lavoro (“farina del vostro sacco”), se non per la mera operazione esteriore del “copia-incolla” che vi ha richiesto. Dunque è fatica inutile per me leggerla, è pura zeppa (riempitivo non significativo) nell’economia della vostra ricerca, e non può diventare in nessun modo oggetto di valutazione: ecco la ragione perché le biografie le ho tutte invariabilmente sbarrate, con la dicitura «compilatorio» o «compilazione».
Altro è, naturalmente, che voi abbiate attinto alle vostre fonti per conoscere benissimo vita, morte e miracoli dell’autore delle poesie oggetto di analisi.

• quanto all’evitare commenti di carattere formale (rispondo sempre alle interessanti “precisazioni” di cui sopra) perché «risultavano abbastanza noiosi», limitandosi ad «annotare solo gli aspetti più interessanti che ho trovato», ciò mi suscita la domanda: da cosa uno studente crede di poter trarre le informazioni sulle poesie che esamina?
Se non le trae dal testo stesso della poesia che sta esaminando, attraverso tutti gli elementi di carattere formale (morfologia, sintassi, connotazioni, retorica), vuol solo dire che le ha tratte dal libro di qualcun altro, che ha fatto tale esame al posto suo (visto che chiunque altro, fosse pure il più illustre degli studiosi di letteratura latina, non può che aver tratto le sue conclusioni dai testi delle poesie che ha esaminato – tranne l’allegra famigliuola di critici imbecilli, che hanno scambiato le poesie di Catullo per una sceneggiatura di Beautiful).

Quindi il lavoro della tesina serve appunto per
1) offrirvi la possibilità di fare un lavoro vostro, anche se ovviamente appoggiato in ogni punto su informazioni che non vengono da voi (da qui l’esigenza di citare sempre le fonti)
2) lasciare il massimo spazio alla organizzazione che voi potete dare al materiale (il quomodo) piuttosto che ai contenuti (il quid), sui quali né io né voi abbiamo molto da poter inventare
3) sperimentare le notevoli potenzialità del metodo di analisi delle strutture (quello che io chiamo dell’“uguale-diverso”) per consentire anche a dei principianti (quali voi pur simpaticamente siete) di arrivare a delle analisi serie, rigorose, corrette e perfino approfondite.

Viceversa, se vi avessi chiesto di fare delle analisi di tipo contenutistico (storico, letterario, antropologico, psicologico, o quel che volete voi), sarebbe invece impossibile al momento per voi fare altro che dei meri copia-incolla, di nessun valore conoscitivo né per me (non posso vedere e tanto meno valutare il lavoro che avete fatto voi) né per voi (alla fine non sapete se siete capaci di capire il senso di un testo di Catullo, avendo nel migliore dei casi semplicemente capito il senso di un testo che spiega una poesia di Catullo).

Sono riuscito a rendere l’idea?