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Correzionale 2

Procediamo colle correzioni, ribadendo che per il momento le segnalo man mano che le questioni mi vengono sotto gli occhi, quindi in questa sede la trattazione è inevitabilmente in ordine sparso. Alla fine del lavoro (improbo!) di correzione, troveremo magari insieme il modo di dare una struttura più ordinata alle indicazioni, che vi dovranno servire per le tesine future (e non solo per quelle di italiano).

• ancora sui titoli. Se voi leggete sulla copertina di una tesina un titolo del genere: “Gli uomini di legge”, senza nessun’altra specificazione, ditemi sinceramente di che cosa capite che si parli nel testo che segue: è ovvio che un titolo del genere non è minimamente esplicativo del contenuto del lavoro! Cosa gli manca? il sottotitolo referenziale nel quale si esplicita ciò che nel titolo principale non è segnalato (ad es.: “La figura del legista in alcuni testi teatrali dell’età barocca e neoclassica”; oppure “Come il teatro rappresenta i laureati in diritto fra ‘600 e ‘800”; o ancora “Avvocati e notai nel teatro dell’età attorno a Goldoni”; o altri titoli del genere, purché indichino con chiarezza cosa deve aspettarsi il lettore nella ricerca).

• una indicazione molto stupidina (mi rendo conto): non riesco bene a capire perché per dire «quarta» si debba scrivere «», che avendo in apice «°», vuol dire al massimo «quarto».
Coi numerali ordinali si può usare la cifra romana senza apice: «IV», oppure la cifra araba con in apice (o accanto) l’ultima vocale della parola italiana: «4°» (= «quarto»), «4ª» (= «quarta»), «4i» (= «quarti»), «4e» (= «quarte»).
Eviterei anche l’accento circonflesso, tipo «4^»: per la ª in apice, basta digitare ALT+0170 sul tastierino numerico.

• altra idea che mi vien difficile da digerire è che molta gente consumi fogli interi scrivendo soltanto 5/6 righe in cima alla pagina e lasciando infiniti desolati deserti bianchi: vediamo di fare qualcosa anche noi nel nostro piccolo per salvare qualche albero delle foreste amazzoniche.
Una buona presentazione grafica deve avere un corpo testo normale di 12pt (coi titoli di 14/16pt, le citazioni e i “testi oggetto” di 10pt, le note di 8/9pt); e margini da tutti i lati fra 2 e 3 cm. La trattazione può tranquillamente essere continuativa, separando i capitoli con degli asterischi o qualche semplice grechina (ne trovate parecchi esempi nei font Wingdings di Word); si cambia pagina solo se strettamente necessario. Lasciare più di mezza pagina bianca consideratelo un errore di comunicazione.