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Coerenze mentali

Riesco sempre a stupirmi della coerenza (!) con cui gli studenti manifestano il loro atteggiamento mentale.

Si dice che, in quanto figli della generazione dei computer (oggi va di moda parlare di “nativi digitali”), sono molto più portati alla modalità veloce e multimediale di comunicare forme e contenuti, e questo sarebbe effettivamente un concetto credibile e per certi versi perfino accettabile.

Allora però qualcuno mi dovrà spiegare perché, se uno si sbraccia ad adottare metodi non lineari, non libreschi, non monomediali per comunicare i contenuti della sua materia, gli studenti reagiscono con freddezza, contestandogli che non gli dà adeguata preparazione, e pretendendo di ritornare alla vetusta maniera della lectio medievale, in cui il magister deve limitarsi a leggere sul liber le cose che vanno sapute, e il discipulus (anzi meglio l’auditor) non deve far altro che ricevere in silenzio e ripetere pedissequamente quel che gli viene detto...